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Al Kapannone dei Libri di Angera arriva la mostra dedicata al “ragionier Ugo Fantozzi”

Dal 24 settembre al 30 ottobre una ricca raccolta di memorabilia di ogni genere dedicati al ragionier più sfortunato d'Italia

Fantozzi contro tutti - Kapannone dei libri di Angera

Al Kapannone dei Libri di Angera arriva Ugo Fantozzi, il ragioniere più sfortunato d’Italia, per una mostra che si inaugura oggi – venerdì 23 settembre in occasione della recente uscita Fantozzi, Ragionier Ugo. La (ir)resistibile ascesa di un perdente nato, di Guido Pautasso e Irene Stucchi. Guido, grazie al padre Sergio Pautasso, l’editor dei romanzi di Paolo Villaggio presso Rizzoli, ha avuto la fortuna di conoscere l’intellettuale e comico genovese e in queste pagine racconta la genesi e i dietro le quinte del personaggio.

Nel centro culturale di Via Verdi – ex stabile riconvertito dallo scrittore e bibliofilo Andrea Kerbaker in centro culturale – una ricca collezione di locandine, manifesti e libri sul cinema sul personaggio reso celebre dal grande schermo ma che nasce dalla carta stampata. Ancor prima di essere l’icona popolare del cinema italiano, è infatti un personaggio letterario nato dall’incontro tra Paolo Villaggio e la casa editrice Rizzoli, che all’inizio degli anni ’70 ne pubblica le prime avventure

«Speriamo che la mostra non porti con sé la proverbiale sfortuna fantozziana – commenta con un filo di ironia K. – Chi non conosce il ragionier Ugo Fantozzi? Un nome che da generazioni fa parte della cultura popolare italiana, di cui ognuno di noi ricorda almeno qualcuna delle peculiarità: la nuvoletta di pioggia che lo perseguita, le “craniate pazzesche”, le polpette e i bocconi bollenti inghiottiti goffamente, la sveglia rocambolesca e la corsa verso il posto di lavoro. Da subito identificato nel suo creatore e autore – Paolo Villaggio, attore comico e fine intellettuale al contempo – il servile ed impacciato impiegato Fantozzi, personaggio sfortunato e vessato dalla vita, diviene emblema e parodia di una generazione d’italiani, ancora oggi capace di intrattenere il pubblico, fra amarezza e risate». 

Da questo pomeriggio 23 settembre – ore 18 – Fantozzi animerà dunque i 400 mq del Kapannone. Dal libro di Pautasso e Stucchi non sarà ripreso solo il titolo i curatori attingeranno a piene mani dalla variopinta collezione che Guido ha messo insieme per una fedele e spensierata ricostruzione del ragionier Fantozzi. Alla mostra si trovano non solo manifesti, locandine, fotobuste da tutto il mondo, ma anche riviste e giornali d’epoca e, ovviamente, i libri con le (dis)avventure di Fantozzi. Per correttezza filologica, la collezione e di conseguenza la mostra, si focalizza sui primi quattro film, che corrispondono ai primi quattro libri: Fantozzi, Il secondo tragico Fantozzi, Fantozzi contro tutti, Fantozzi subisce ancora.

«Il personaggio di Fantozzi – sottolinea Kerbaker – va ben oltre l’essere solo una maschera comica ed è frutto di una costruzione raffinata e colta che – grazie al suo creatore – attinge indistintamente dalla cultura alta e bassa,amalgamando in sé la migliore tradizione letteraria, il teatro popolare, la stagione del cinema muto, quella della commedia italiana, gli eroi sfortunati dei cartoon e quelli dei fumetti”, come spiegato nel libro di Pautasso e Stucchi. Basterà fare solo qualche esempio dei testi che vengono messi tra le mani del ragioniere – anche se lui non li leggerà mai: La storia della Morante, Via col vento di Margaret Mitchell e addirittura il De consolatione philosophiæ dello scrittore latino Severino Boezio. Proprio quest’ultimo testo, “dal carattere filosofico ma fortemente allegorico” afferma Pautasso nel suo libro, “ha la sua ragion d’essere proprio se inquadrata nel cammino esistenziale di Fantozzi, massimo esponente della categoria dei ragionieri perdenti nati, perché il libro è incentrato, in estrema sintesi, proprio sul tema della sofferenza del giusto: il giusto che paga, mentre il peccatore trionfa“». 

«In mostra ricostruiamo dunque questa variegata biblioteca fantozziana e, oltre a dare conto in maniera dettagliata del mondo del ragioniere tra letteratura e cinema, ci divertiamo ad indugiare anche in materiali curiosi e inusuali come il VHS russo del Secondo tragico film di Fantozzi, un 45 giri dal titolo La ballata di Fantozzi-Impiegatango contenente due brani tratti dalla colonna sonora del film Fantozzi e interpretati dallo stesso Villaggio, un’audiocassetta con la se una linea di tazze recentemente dedicata al personaggio. Ci sono poi interviste e copertine di tutti i giornali (addirittura un Playboy del ’77), locandine estere per la promozione dei film in Spagna, Centro e Sud America, Slovenia, Germania, c’è perfino Fantozzi a fumetti. Il risultato è una rassegna divertente e scanzonata ma – grazie ai curatori Guido Pautasso e Irene Stucchi – altrettanto accurata ed esaustiva, che siamo sicuri saprà accontentare un vasto pubblico, compreso quello dei lettori fedeli e degli affezionati spettatori del ragionier Fantozzi, perdente nato».

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Pubblicato il 23 Settembre 2022
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