L’Ossola piange il partigiano Franco Sgrena
L'ex contrabbandiere e partigiano della VIII Matteotti della Val Vigezzo è scomparso all'età di 96 anni. Lunedì 10 ottobre il funerale civile
L’Ossola piange a Franco Sgrena, ex partigiano con la VIII Matteotti della Val Vigezzo.
Originario di Masera e padre di Giuliana – giornalista rapita nel 2005 a Baghdad da ribelli sunniti durante mentre svolgeva un reportage – Sgrena è morto all’ospedale San Biagio di Domodossola nella notte tra sabato 7 e domenica 8 ottobre all’età di 96 anni.
Già contrabbandiere sui poveri monti dell’Ossola, entrò nella brigata socialista e partecipò anche alla difesa della Repubblica dell’Ossola. La sua brigata imparò la disciplina e, comandata da Antonio Greppi (che il 27 aprile 1945 divenne sindaco di Milano libera), fu incaricata di tenere l’ordine pubblico nel capoluogo lombardo, Sgrena in particolare fu inviato in piazzale Loreto per tentare di arginare la folla che voleva vedere (e in molti casi muliare) i cadaveri di Mussolini e dei gerarchi).
Ritornato per un periodo al contrabbando, fu poi assunto in ferrovia. Iniziò la vita politica di militanza con il PCI, consigliere comunale a Masera per vent’anni. È stato anche tra i promotori del Museo dello Spallone, che racconta il contrabbando, opera illegale ma che assicurava la sopravvivenza alle popolazioni di montagna prima dell’avvento del turismo.
Lunedì 10 ottobre, ore 15, si svolgerà il funerale civile nella piazza del municipio del Comune del Verbano-Cusio-Ossola.
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