Il mercato di Sesto Calende torna in centro: il voto in consiglio comunale
La discussione protagonista nell'ultimo consiglio comunale della città sul Ticino. La mozione da parte della maggioranza a un mese della consultazione popolare
Il mercato a Sesto Calende tornerà nel centro storico. Ieri sera – martedì 29 novembre – il consiglio comunale – terminato con il minuto di silenzio in ricordo di Roberto Maroni e del medico di base Bruno Pozzi – ha infatti votato all’unanimità la mozione della maggioranza per lo spostamento dei banchi dopo gli ultimi due anni e mezzo nell’area del Campo Sportivo, tra Viale Lombardia e Viale Capricciosa.
Come spiegato lo scorso 8 novembre, la decisione da parte della Lega della Libertà è figlia dell’esito della consultazione popolare, che pur non raggiungendo il quorum (15,27% dei sestesi contro il 30% richiesto) è comunque risultata nettamente a favore del luogo originario del mercato.
PAROLE D’ORDINE: “SICUREZZA” Ancora incerti le tempistiche ufficiali, le disposizioni e le condizioni con cui il lungofiume tornerà ad animarsi al mercoledì mattina, anche se dalla lunga discussione nella seduta di ieri (che ha comportato il rinvio delle interpellanze all’ordine del giorno) è emersa “sicurezza” come parole d’ordine, la stessa che nel maggio 2020 aveva imposto lo spostamento nell’area tra il campo sportivo e il cimitero, a pochi passi dal Viale dell’Abbazia di San Donato.
«Il mercato tornerà in centro, questa è la volontà dei sestesi che sono venuti a votare – ha commentato il capogruppo di maggioranza Marco Colombo, che ha dichiarato di esser stato denunciato da alcuni mercatari per una frase pronunciata a marzo 2021 -. Il mercato deve comunque cambiare perché deve rappresentare Sesto Calende e non può essere insicuro».
Poi un aneddoto del consigliere della Lega legato risalente ai giorni in cui indossava la fascia tricolore della città di Sesto: «Nel 2009, dopo quindici giorni dalla nomina a sindaco, ho visto un’anziana passare dal nono piano di un balcone all’autoscala dei vigili del fuoco, posizionata di fortuna di una domenica pomeriggio; se fosse stato mercoledì sarebbe stato un disastro. Oggi il mondo va veloce, c’è la sfida (del commercio locale, ndr.) con Amazon, e il mercato in centro va sistemato: questo è quello che faremo, vicesindaco e sindaco si sono presi questa responsabilità per andare in contro ai cittadini».
“POCA PARTECIPAZIONE”
Da sempre critico sul modus operandi applicato dell’amministrazione in questi due anni e mezzo di mercato Viale Lombardia, a nome di Sesto2030 il consigliere di minoranza Giorgio Circosta ha punto i fari sulle lunghe tempistiche necessarie e sul mancato raggiungimento del quorum al referendum di ottobre:
«Come gruppo di opposizione fin dal principio abbiamo fatto emergere le criticità presenti in Viale Lombardia – commenta il componente della lista civica – Siamo contenti che il mercato ritrovi la sua locazione naturale, ci chiediamo però se, coinvolgendo fin dal principio gli ambulanti e chiedendo commercianti del centro, sarebbe stato possibile arrivare fin dall’inizio a questa soluzione senza perdere tempo. Avremmo limitato dei costi, minimi ma sempre legati al referendum, che comunque ha visto rispondere meno cittadinanza di quella che ci aspettavamo, pur dando un’indicazione netta».
«Spostammo il mercato convinti e sereni di aver fatto un’azione per permettere ai banchi di lavorare in un momento di particolare difficoltà, durante la pandemia – ha risposto il primo cittadino Giovanni Buzzi non senza rammarico su come il tema sia stato trattato -. Dalla bagarre dei social network e dal numero di articoli usciti sui giornali sembrava che il mercato fosse un problema di vita o di morte, quando invece probabilmente ai cittadini della posizione del mercato non interessa particolarmente, altrimenti sarebbero venuti a votare».
«Se il problema del mercato è sempre stata la sicurezza, allora perché nel 2022 non c’è ancora un progetto di mercato sicuro? Eppure, nel 2018 c’è stato un nuovo regolamento del mercato che stabiliva che si svolgesse in centro– si interrogano Roberto Caielli e Giancarlo Rossi di Insieme per Sesto, chiedendo i dati (anagrafici e geografici) per poter analizzare la consultazione -. Il mercato deve tornare in centro e in sicurezza non per la bagarre ma per una buona riflessione politica che ha fatto emergere aspetti di identità. Bisognerebbe essere contenti e non rammaricati: il mercato rappresenta elementi di connotazione identitaria, Sesto Calende è caratterizzata anche da questo».
“SEMPRE AGITO NELL’INTERESSE DEI CITTADINI E DEGLI ESERCENTI”
A differenza dei due gruppi di opposizione Insieme per Sesto e Sesto2030 – a favore del centro – sulla questione la maggioranza non aveva infatti mai preso una posizione netta, lasciando libertà di voto ai propri consiglieri dal momento che lo spostamento del mercato non rientrava nel programma presentato della lista (la giunta Buzzi è stata nominata nel maggio 2019, ndr.).
«A mio parere il mercato doveva rimanere in Viale Lombardia – rivela, per la prima volta. Colombo -, non l’avevo mai detto pubblicamente né ho mai fatto campagna referendaria, anzi ho sempre rispettato la volontà di tutti. Sono rimasto molto amareggiato da come le altre parti politiche hanno gestito la campagna, “mettendo anche in mezzo” miei genitori e la mia famiglia, che in realtà, è andata a votare divisa sull’argomento. Mi auguro che nel prossimo anno e mezzo non si parli più di personalismi e del sottoscritto come “il cattivo”. Adesso riposizioneremo il mercato ma è giusto ricordare che fino a poco fa era ancora attivo lo stato di emergenza per il covid: chi ha spostato i banchi l’aveva fatto solo nell’interesse di far lavorare gli esercenti; per i responsabili, d’altronde, in quei giorni sarebbe stato più facile agire in maniera più cautelativa e chiedere al prefetto l’autorizzazione per la chiusura del mercato, invece hanno fatto il contrario».
DA “RIDEFINIRE” IL BUS VERSO IL CENTRO: GLI EMENDAMENTI
Respinti infine gli emendamenti proposti dalle minoranze, che chiedevano il bus di collegamento dalle periferie al centro nel giorno del mercato e una rappresentanza degli operatori di commercio all’intero di mercato (emendamento bocciato e rielaborato dalla maggioranza per “una questione di forma” e che permetterà comunque delle osservazioni dopo la presentazione del nuovo progetto per il ritorno in centro).
«Non è che non vogliamo ripristinare il bus per il mercato – replica Buzzi in chiusura del consiglio -, questo però verrebbe dire coinvolgere l’associazione pensionati che nel 2020 aveva smesso di prestare il servizio, non possiamo impegnarci senza aver concordato i termini con i diretti interessati, ma se ci sarà spazio sicuramente lo faremo».
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