“Destinazione Ucraina”: parte da Sesto Calende il convoglio della solidiarietà
I volontari della San Vincenzo De Paoli di Sesto Calende in Ucraina per portare un contributo a chi è colpito dalla guerra: sei giorni di viaggio attraverso l'Europa fino a Odessa, Mykolaïv e Kherson
Il ritrovo è previsto a Padova alle 9 di mattina del 30 marzo, da lì partirà a tutti gli effetti il viaggio di sei giorni a bordo di due pulmini attraverso l’est Europa con tappa a Odessa, Mykolaïv e Kherson con l’obiettivo di donare ai cittadini ucraini oggetti di uso quotidiano ma, al tempo stesso, di difficile reperibilità in questo complicato periodo di guerra.
Sesto Calende non dimentica il conflitto in Ucraina e le sue vittime: insieme a Stop the War Now l’associazione di Sesto Calende San Vincenzo De Paoli sta organizzando il convoglio solidale “In bilico per la pace”, iniziativa patrocinata dal Comune in supporto alle tantissime persone e famiglie in estrema difficoltà, tra mancanza di corrente, di cibo e, purtroppo talvolta, anche di una casa da oramai più di un anno: era il 24 febbraio 2022 quando è scattata l’invasione della Russia.
Se nei primi mesi del conflitto la “sezione” sestese dell’organizzazione caritativa cattolica si era concentrata soprattutto nei confronti dei tanti profughi giunti sul Lago Maggiore – quasi 100 lo scorso luglio nella città tra Ticino e Verbano, oggi circa la metà – adesso un gruppo di volontari sestesi, laici e cattolici, sta invece ultimando i preparativi prima del viaggio solidale lungo l’Europa fino ad alcune delle più grandi città ucraine toccate dalla guerra.
«Un’iniziativa bella e forte, che, grazie al supporto del nostro parroco Don Luca, porterà un sette persone dentro i confini ucraini, nei posti di guerra. Là la situazione è drammatica: tra di noi c’è chi è già andato ed è ritornato con orfani, tanti sono i bambini senza più una famiglia. – spiega la presidente Isabella Sapienza -. Mi auguro che questa idea così coraggiosa possa smuovere gli animi e anche i portafogli, perché c’è n’è davvero bisogno. Noi siamo pronti e abbiamo anche già scaricato le app indispensabili per affrontare questo viaggio, come quella per gli allarme bombe».
«Lo spirito di questa iniziativa di solidarietà guarda principalmente alla sofferenza e alle necessità del popolo ucraino ma anche alla ricerca di una comune unità di intenti tra le varie anime della comunità italiana e internazionale. Nello spirito di Stop the War Now , i volontari sono laici e cattolici, anime diverse tra loro che hanno deciso di unirsi per un tema così importante come la pace. In futuro ci aspettano sfide difficili e solo con la ricerca di unità si potranno affrontare con successo».
Parallelamente al piano del convoglio che partirà il 30 marzo la San Vincenzo ha infatti allestito una raccolta fondi e una colletta di beni attiva da lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11, presso la segreteria della parrocchia di San Bernardino: «In questo momento preferiamo le donazioni agli oggetti per una serie di motivi – sottolinea Sapienza -. Prima di tutto per il fatto che noi in quanto associazione siamo in contatto diretto con l’Ucraina e siamo in grado di sapere quali sono le necessità più impellenti. Inoltre, pur con tutto il buon cuore da parte di chi dona, in passato abbiamo ricevuto oggetti che poi hanno riscontrato problemi durante i controlli alla dogana. Può sembrare un dettaglio, ma in realtà è un rallentamento che rischia di compromettere parte dell’operazione. Tutti i nostri volontari sono dei lavoratori, perdere un giorno ai controlli può seriamente complicare e stravolgere il piano iniziale, e, di conseguenza, rallentare tutte le tappe del convoglio».
Nei piani della San Vicenzo non è escluso un secondo convoglio, mirato a sopperire alla crisi di elettricità e acqua che sta attraversando la popolazione ucraina: «Ci piacerebbe nelle prossime occasioni poter comprare dei generatori – anticipa Sapienza -. Penso che sia inammissibile vivere senza luce e acqua. Per il momento grazie alla San Vincenzo di Abbiate Grasso inaugureremo due dissalatori, così da iniziare a venire incontro a questo tipo di urgenze quotidiane».
Conclude l’associazione, presentando l’iniziativa sui propri canali social: «Tramite la nostra pagina Facebook (Il convoglio della San Vincenzo) comunicheremo puntualmente tutto quello che faremo, data del viaggio, destinazione, materiale consegnato, ringraziando puntualmente tutti i donatori, grandi e piccoli. È nostra intenzione raccogliere beni specifici per le popolazioni colpite, e consegnarle personalmente fermandoci ad ascoltare richieste e testimonianze, a dialogare nelle zone più martoriate portando la nostra solidarietà, un viaggio per sentirsi tutti meno soli».
È possibile donare, attraverso i canali de La Rete del Dono, a questo link o all‘IBAN presente nella locandina sottostante.
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