La Enrico Colombo è pronta a ripensare al progetto del boutique residence in centro a Sesto Calende. A distanza di una settimana dalla lettera aperta inviata dal sindaco Giovanni Buzzi, l’impresa sestese ha deciso di accogliere le richieste del primo cittadino e di modificare il progetto di riqualifica dell’ecomostro dell’ex distributore Q8, per renderlo così conferme al parere della Soprintendenza. (foto Marco Colombo, profilo facebook)

Lo scorso settembre, infatti, il parere negativo dei Beni Culturali alla variante di pgt – promossa in consiglio comunale appena 15 giorni prima – aveva messo in stand-by il precedente progetto di 10 piani (per un’altezza di 33 metri – in contrasto con il campanile di San Bernardino) dell’azienda che vede nell’attuale capogruppo di maggioranza Marco Colombo il suo amministratore delegato. È proprio Colombo, che il giorno dopo lo stop aveva espresso la volontà di spostare il progetto altrove,  ad annunciare che il team dell’impresa “riprenderà in mano la matita” per una nuova soluzione.

Nel motivare le scelte dell’azienda, l’ad ha innanzitutto riportato le parole del padre e fondatore della realtà sestese, Enrico Colombo:

«Non l’avete comprata per fare una speculazione edilizia ma per risanarla, non si può lasciare in quello stato di abbandono una parte così importante di Sesto; l’azienda porta il mio nome e non voglio che sia associata al degrado di quell’area. I problemi sono parte integrante della vita e vanno risolti. Vi ho insegnato a essere determinati e a non scoraggiarvi davanti alle difficoltà. Non desistete e non rendete vani gli sforzi sostenuti. Ho raccolto in questi giorni molti incoraggiamenti e tante parole di sostegno da tanti amici sestesi».

Un messaggio volto a porre fine – in attesa del nuovo progetto, del parere degli enti, e della effettiva realizzazione – a un vicenda che a Sesto è ormai seguita con attenzione da tutta la cittadinanza da più di 2 anni.

“SONO BASTATI 10 MINUTI DI RIUNIONE PER DECIDERE: SARÀ ANCORA PIÙ BELLO”

Continua Colombo: «Dopo aver ricevuto la lettera aperta del Sindaco e della maggioranza, sono bastati 10 minuti di riunione, con mio padre Enrico e con Manuela, per decidere cosa fare dopo lo stop della soprintendenza al progetto del palazzo di 10 piani. Se nostro padre ci chiede di proseguire con il progetto noi obbediamo. Mai mi metterei contro una sua decisione. Nella giornata di oggi daremo mandato al nostro team di progettazione “a riprendere in mano la matita” per ridisegnare e riprogettare, di concerto con i tecnici della Soprintendenza stessa, una nuova soluzione che possa essere valutata positivamente. Sarà nuovamente un lungo percorso,dopo le parole di Enrico ancora più bello farlo».