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Alla Soara di Angera i ritratti di Giuseppe Tartaglia concludono le mostre di primavera

Da sabato primo giugno il bianconero e i colori dell'artista di Arona saranno accanto alle opere in ulivo "da accarezzare" di Damiano Latorre. Ingresso gratuito nella sala mensa dell'ex fabbrica di minerali

Tartaglia alla Soara di Angera

Con il vernissage di sabato primo giugno la Soara di Angera conclude il ciclo di mostre organizzato per la primavera 2024.

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Tartaglia alla Soara di Angera 4 di 21

Dopo le sculture in legno di Vincenzo Canevesi, in concomitanza con la festa dei 50 anni della proclamazione di Angera in città, e i dipinti materici di Gianfrancocci, a portare a termine il trittico di allestimenti saranno i dipinti di Giuseppe Tartaglia, che, come sempre, completeranno le figure in ulivo “da accarezzare” di Damiano Latorre, lo scultore che da diversi anni ha fatto in modo di trasformare la mensa della storia fabbrica di minerali vicino al centro di Angera in una sala mostre per artisti del Lago Maggiore.

Fino a domenica 16 giugno la mostra in via Dal Molin sarà a ingresso libero, come tutte le esposizione angeresi organizzate da Latorre a partire dal 2021 e che vedono al centro della sala il percorso tattile da fare (non obbligatoriamente) bendati, in mostro lo scorso autunno a Chisinau, in Moldavia.

Lungo le pareti, invece, sarà possibile le oltre quaranta opere, per ritratti, di Giuseppe Tartaglia, artista di Arona che, dopo aver trascorso tanti anni nel campo dell’elettronica, da circa 15 anni ha potuto dedicarsi alla sua più grande passione, ovvero il dipinto.

«Sono nato con l’amore per l’arte, anche se ho potuto concentrarmi in maniera continuativa e definitiva solo quando sono ritornato a vivere sul Lago Maggiore – racconta Tartaglia -. Non solo opere visive, mi sono dilettato anche a comporre poesie e un libro di narrativa fantasy».

Dai panorami della Rocca di Angera al mitico di Lupin, il personaggio di Monkey Punch, tanti personaggi appartenenti alla animazione, come la Pantere Rosa e Lucky Luke, passando notte stellate e quadri di carattere religioso. Quello di Tartaglia, che in occasione del vernisagge è disponibile a eseguire ritattratti ai visitatori della mostra, è un variegato mix fatto, con due pareti rigorosamente in bianco e nero, per lo più a matita, e altre invece ricche di colore, lungo le quali sarà possibile riconoscere tanti volti iconici della cultura pop: da Adriano Celentano a Marilyn Monroe.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 30 Maggio 2024
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