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Weekend culturale ad Angera: Lago Cromatico e Shakespeare nelle acque del Lago Maggiore

Nel weekend del 20 e 21 luglio la rassegna di eventi culturali tra i diversi Comuni del Verbano e lo spettacolo "C’era una volta la Tempesta": la famosa piece shakespeariana si fonde con il racconto dei pirati Mazzarditi

Rocca di Angera

Musica, visite guidate, degustazioni. Ma anche il teatro e tutte l’atmosfera che crea sul Lago Maggiore.

Dopo il Jumpscare festival, Angera si accende nel weekend del 20 e 21 luglio grazie al Lago Cromatico – la rassegna di eventi tra i diversi Comuni che si affacciano sul Verbano per ricreare le tradizioni del territorio – e allo spettacolo C’era una volta la Tempesta di Flavio Stroppini con l’attore e musicista Matteo Carassini, rappresentazione prevista sul prato davanti il palazzo Comunale. 

Domenica 21 luglio il Lago Cromatico torna sulle sponde angeresi. Per l’occasione è previsto l’incontro insieme al fotografo Armando Bottelli, con la possibilità di visitare l’esposizione Natura in mostra al Museo archeologico a partire dalle 17:30. L’appuntamento si sposta poi a Villa Paletta dalle 21.30 con Caffè Kakania – itinerari sentimentali tra il Po e il Danubio. L’atmosfera musicale sarà ricreata dall’associazione musicale I violini di Santa Vittoria con Davide Bizzarri, Orfeo Bossini, Roberto Mattioli (violino), Ciro Chiapponi (viola),Fabio Grasselli (contrabbasso). In caso di maltempo il concerto si terrà nella sala consiliare.

Sabato 20, invece, nell’ambito della 18esima edizione della rassegna Festival del teatro, della musica e della comicità delle Terre Insubri alle 21 ci sarà lo spettacolo C’era una volta la Tempesta, una rivisitazione dell’ultima opera di Shakespeare: libertà e prigionia, avidità, potere e magia. Sono le stesse tematiche che ruotano attorno alla storia dei cinque fratelli Mazzarditi, definiti pirati, che nel 1400 cercarono di costruire una loro repubblica sul Lago Maggiore. I fratelli di Cannobio sono i protagonisti di una delle più grandi ribellioni contro il dominio di un’autorità (alla loro epoca Milano). I Mazzarditi resistettero in un castello, nei pressi di Cannero, su un isolotto nel Lago Maggiore a qualche decina di metri dalla riva. Ancora oggi non mancano le leggende che parlano di echi di catene, urla di guardie e fuochi che illuminano le notti dove una ciurma di pirati sanguinari, capi di una banda di bravacci dispotici, tornano a far rivivere le loro avventure. È così che – cercando di raccontare la storia di Prospero, di Miranda, di Antonio, di Trinculo, di Calibano, dello spirito dell’aria Ariel e del cantiniere perennemente ubriaco Stefano – un cantastorie si ritrova a tracciare una relazione con le avventure dei pirati Mazzarditi.

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Pubblicato il 15 Luglio 2024
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