Angera unanime sulla revoca della cittadinanza a Mussolini e il rifiuto dei totalitarismi
L'onorificenza era stata conferita nel maggio del 1924 ed è stata revocata a distanza di un secolo. Approvata anche la mozione dell'opposizione per celebrare nel 23 agosto, giorno della morte di Mario Greppi, la Giornata Europea per le vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari
Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Angera. Nel consiglio comunale di mercoledì 31 luglio la città sul Lago Maggiore ha infatti votato all’unanimità la revoca dell’onorificenza concessa al duce nel 1924 e annullata a distanza esatta di un secolo.
La lunghissima seduta comunale contava ben 17 punti all’ordine del giorno: dal voto sul dup (documento unico di programmazione), passando per il regolamento del consiglio comunale dei ragazzi (reintrodotto dopo il 2016), l’adesione al codice etico, la costituzione dell’Associazione Fondiaria Monte San Quirico (dopo il doloroso incendio del 2022) e, all’ultimo punto, per l’appunto, l’approvazione della revoca della cittadinanza a Mussolini insieme a una mozione congiunta per condannare tutti i totalitarismi e i fenomeni di intolleranza firmata da dalle opposizioni Angera per tutti, A come Angera e Città Futura.
Per questioni di tempo, la revoca a Mussolini e la mozione dell’opposizione sono state anticipate in apertura del consiglio in modo che ci fosse ampio spazio di discussione, e prima che la sala, ben nutrita per essere un consiglio comunale di mezza estate, si svuotasse man mano che che le lancette dell’orologio volgevano dalla fine di luglio all’inizio di agosto.
Il (doppio) punto è passato all’unanimità al termine di lunga e sana discussione tra tutti i consiglieri presenti: «Qualcuno dice che non è una priorità – ha commentato il vicesindaco Milo Manica, in merito anche ai tanti commenti che sono susseguiti da quando la notizia della revoca è iniziata a circolare -. Per quasi 80 anni di Repubblica revocare la cittadinanza a Mussolini non è stata una priorità. Evidentemente c’è sempre stato qualcosa di più importante, eppure il primo articolo della nostra Costituzione, nata dall’antifascismo e scritta con la partecipazione di tutti gli schieramenti democratici del Paese recita: L’Italia è una Repubblica Democratica. Cosa c’è di più antidemocratico dell’instaurazione di un regime totalitario? Ecco quindi sì, è una priorità revocare la cittadinanza a Mussolini. È bello farlo tutti insieme e far risuonare ancora più vive e forti quelle parole: L’Italia è una Repubblica Democratica».
«Sono davvero commosso e orgoglioso di essere stato fra i promotori già tre anni fa di questa iniziativa politica – ha ribadito il vicesindaco, che ha ricordato come passò meno di un mese del conferimento della cittadinanza onoraria al delitto Matteotti -. Sono soddisfatto che oggi i tempi siano maturi e ci sia una convergenza di intenti di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale. Oggi, nell’organo più importante della Città di Angera, il Consiglio Comunale presieduto da una donna e che è massimo luogo di democrazia, siamo a rendere giustizia alla storia di questo paese, rendere onore alla vita e alla morte di tante persone che si sono battute perché dall’esperienza del fascismo e della guerra nascesse qualcosa di nuovo, di bello, di sano. Lo facciamo votando la mozione proposta e revocando quella cittadinanza che disonora la nostra Città».
«Siamo stati accusati di voler cambiare la storia, una storia che però non può essere cambiata ma deve essere assolutamente ricordata perché non venga ripetuta – ha aggiunto il consigliere di maggioranza della lista Allea Claudia Grossi, che ha ricordato i partigiani angeresi Mario Greppi, Achille Piazzi, Arturo Merzagora, Antonio Dalla Costa -. Con questo atto è possibile dare un forte segnale di democrazia ricordando quanto siamo fortunati a vivere in una Repubblica Parlamentare».
IL 23 AGOSTO LA GIORNATA CONTRO I TOTALITARSIMI, NEL GIORNO DELLA MORTE DEL PARTIGIANO GREPPI
Come già scritto, contestualmente alla revoca il consiglio comunale si è anche impegnato nell’approvare la mozione con l’intento di celebrare il 23 Agosto come la Giornata Europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari e a sensibilizzare le generazioni più giovani.
«Un amministratore comunale non deve pensare soltanto all’ordinario e al quotidiano, al taglio del prato, ma lanciare anche messaggi forti e questo è un messaggio forte e di democrazia, che deve interessare tutti i cittadini anchi chi sente i totalitarismi come qualcosa di appartenente al passato» così il consigliere di minoranza Alfio Storari, seguito poi da Marco Brovelli che ha ribadito l’importanza di «rimettere al centro quelle libertà, parte fondamentale nella Costituzione italiana» in un «un seme di speranza per condannare gli errori del passato e per prevenire quello che sta succedendo in questi giorni » nella cronaca internazionale.
«Siamo d’accordo anche nel riconoscimento del 23 agosto come giornata europea del ricordo di tutte le vittime dei totalitarismi – conclude il sindaco Marcella Androni questa data è particolarmente significativa anche per Angera: il 23 agosto del ’44 infatti moriva Mario Greppi vittima del fascismo (a 24 anni, ndr). I totalitarismi conducono al pensiero unico con la possibile giustificazione della cultura patriarcale, portano alla chiusura e al rifiuto nei confronti di chi viene considerato diverso per colore, religione e scelta sessuale e alla giustificazione delle violenze conseguenti».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.