Avvocato sospeso dal 2017 truffa una persona disabile: denunciato a Verbania
L'avvocato è stato denunciato per usurpazione di funzioni pubbliche, truffa aggravata e appropriazione indebita
“Usurpazione di funzioni pubbliche, truffa aggravata e appropriazione indebita“. È questa la denuncia nei confronti di un avvocato da parte dei Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Verbania. (foto Pixabay)
I fatti risalgono al periodo tra aprile e ottobre 2023 quando il professionista, con artifizi e raggiri, aveva fatto credere ai parenti di una persona in condizioni di disabilità, di essere stato nominato amministratore di sostegno e quindi autorizzato a esercitare le relative funzioni. Ma in realtà nessuno lo aveva mai investito di quell’incarico.
Il legale aveva fatto credere ai familiari di essersi attivato per le richieste di pensione di invalidità e accompagnamento facendosi consegnare 1500 euro come compenso per la sua attività professionale. Entrato nella parte, ha presentato poi richieste di ricovero dell’assistito in strutture ospedaliere o riabilitative, intrattenendo rapporti con gli assistenti sociali e con il personale sanitario e addirittura autorizzando le visite di terzi presso le strutture ove il paziente era ricoverato.
L’inganno stava funzionando così bene che il finto amministratore di sostegno, dopo aver ricevuto sul proprio conto corrente 3500 euro (a titolo di locazione di un immobile di proprietà del degente), ha omesso di versare tale somma ai familiari del degente che ne avevano ripetutamente chiesto la consegna. Per quest’ultimo episodio l’uomo dovrà rispondere anche di appropriazione indebita.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Verbania, dottoressa Olimpia Bossi, sono partite a marzo di quest’anno. I militari sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda accertando che il professionista, forte della pregressa amicizia con la famiglia del degente, ha approfittato, senza farsi scrupoli, non solo delle condizioni di grave disabilità dell’uomo, ma anche dello stato psicologico dei familiari.
A completare il quadro accusatorio della Procura anche il fatto che l’uomo non poteva più praticare la professione dal 2017, quando era stato sospeso dall’albo forense dopo una condanna per reati legati alla sua attività. Il rinvio a giudizio è stato notificato anche all’ordine degli avvocati di Verbania, dove il legale, benché sospeso, risulta ancora iscritto.
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