L’altruismo e la resilienza di Cristina Cozzi, premiata con l’onorificenza al merito della Repubblica italiana
La docente di Sesto Calende ha trasformato sfide e professionali e personali, come la malattia, in un esempio di solidarietà e dedizione alla comunità
“Una vita dedicata ad aiutare gli altri” Quella della sestese Cristina Cozzi una storia che è risplende come un faro di altruismo e resilienza. Sabato 16 novembre il prefetto della Provincia di Varese Salvatore Pasquariello ha consegnato le onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” ai cittadini distintisi per il loro contributo alla comunità. Tra questi, il titolo di Cavaliere della Repubblica è stato conferito anche alla docente dell’Istituto Ungaretti di Sesto Calende che ha fatto dell’impegno civile e della solidarietà la missione di una vita.
Sesto Calende ha visto in Cozzi una presenza attiva nel tessuto civile come volontaria dell’UNITALSI e del gruppo giovanile L’antibradipo durante gli anni universitari, è stata anche tra i fondatori dell’associazione Cittadini del mondo, per cui ha svolto l’attività di docente di italiano per stranieri e ricoprendo il ruolo di segretaria dell’associazione stessa.
Dopo la laurea in lettere ha iniziato una carriera come docente alle scuole di Taino, Somma Lombardo, Arsago Seprio e Sesto Calende senza per questo interrompere l’impegno nel sociale, anzi promuovendo la collaborazione tra l’associazione e il mondo
della scuola e diventando un punto di riferimento per molti studenti stranieri e non solo. L’adozione internazionale del figlio Maxim e la contemporanea diagnosi di un sarcoma ha costretto Cristina a lasciare l’impegno di volontaria, per indirizzare la sua attenzione sulla propria salute e sul quella di Maxim, cui veniva diagnosticata una disabilità cognitiva associata a un disturbo dello spettro autistico. Le diverse recidive del tumore non hanno interrotto l’impegno di Cristina nel mondo della scuola, a solo titolo di esempio ha chiesto
che il suo ultimo intervento venisse fissato durante le vacanze natalizie per poter seguire le proprie classi fino all’ultimo momento.
L’ultima recidiva durante la pandemia ha costretto Cristina a pesanti cicli di chemioterapia obbligandola a lasciare l’insegnamento attivo, ma non l’impegno a favore dei suoi studenti: si è infatti formata a distanza presso il Policlinico di Milano per la traduzione di testi scolastici in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) per la produzione di materiale scolastico per Maxim, ma ha voluto che questo materiale venisse messo a disposizione di tutti gli studenti del suo istituto: si tratta di un patrimonio di 130 testi.
Cristina ha messo a disposizione degli altri anche la sua competenza nel campo dell’adozione, diventato referente d’istituto per gli studenti adottati e prendendo parte attiva alla vita dell’associazione Famiglie per l’Accoglienza, composta da famiglie che vivono la realtà dell’adozione, dell’affido familiare e dell’accoglienza.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.