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“Niente da Perdere”: a Materia gli Smatik in the Jungle presentano il loro debutto

Dal Lago Maggiore il trio pubblica un concentrato di emozioni, ironia e irriverenza, tra punk-rock, emo e pop. Venerdì 7 febbraio, ore 21, l'ep sarà presentato con un'intervista dal vivo nella nuova sede di VareseNews, in via Confalonieri 5 a Castronno

Smatik in the jungle

Dal Lago Maggiore arriva una ventata di freschezza, un soffio di energia, ironia e un melting pot tra generi e sottogeneri musicali oramai sdoganato dalle nuove generazioni. Niente da perdere è l’EP che segna l’esordio di Smatik in the Jungle.

La band è nata nel 2023 e venerdì 10 gennaio 2025 ha dato alla luce per Samba Records il suo primo extended play, contenente 5 brani. Venerdì 7 febbraio, ore 21, presenterà in un’intervista dal vivo l’EP a Materia, la nuova sede di VareseNews che sarà anche il palcoscenico per gli artisti del Varesotto che vorranno proporre la propria musica. (proponi qui il tuo evento a MateriaMateria si trova in via Confalonieri 5 a Castronno

Formata dal frontman e autore Alessandro Gareri (alias Smatik), 25 anni, accompagnato da Nicolas Donno (34 anni, basso e cori) e Lorenzo Conforto Galli (23 anni, batteria), gli Smatik in the Jungle si distinguono per uno stile che nei 17 minuti di Niente da Perdere mescola e gioca a mescolare influenze musicali diverse. Il breve disco spazia dalla spigolosità sonora del punk-rock e del grunge ai testi introspettivi tipici dell’emo, inglobando anche il “respiro” delle novità discografiche portate dalle ultime uscite pop e alt-rock.

Il power trio amalgama con un’originalità una musica vorticosa che dà la sensazione di ascoltare una sorta di giovane garage band 2.0: istintiva nei testi e immediata nelle melodie, sia nei brani più frenetici che nelle ballad più intime. La premessa di questo singolare carattere degli Smatik, a tratti “bestiale”, è intuibile già a partire dalla copertina dell’EP raffigurante un felino. Un disegno a biro che potrebbe ricordare, per lo meno agli appassionati del rockabilly, il celebre logo/mascotte degli Stray Cats. Ad accompagnare l’animale disegnato al centro della copertina realizzata da Maddalena Lorenzani una serie di doodle, scarabocchiati in questa fantasia musicale nata sul Lago Maggiore forse durante una noiosa ora di una lezione universitaria oppure tra i banchi di scuola.

Registrato tra febbraio e marzo 2024 al 2Play Studio di Induno Olona, Niente da perdere affronta direttamente temi che parlano di delusione, di isolamento, della paura del fallimento, e, come rovescio della medaglia, anche del desiderio di rivalsa: «A volte Cristo mi chiama, non sento trova la segreteria // Non ci credo abbastanza, non ci ho creduto ma chiuso dentro una stanza da solo con i miei guai» cantano in Niente da Perdere, brano in chiusura della breve e omonima raccolta.

«I testi sono un concentrato di ironia e irriverenza che hanno lo scopo di trattare temi sociali e personali, affrontandoli con un atteggiamento volutamente sovversivo, tipicamente adolescenziale» spiega la band, sottolineando come l’EP nasca «dall’esigenza di dare concretezza al lavoro svolto insieme e di definire il proprio stile musicale. I cinque brani da cui è composto Niente da Perdere sono eterogenei e toccano tutte le declinazioni del nostro immaginario».

A proposito di adolescenza, L’EP è un roller-coaster, un repentino cambio di dinamiche e atmosfere. Ma queste montagne russe sono sempre “tenute in saldo” da una visione musicale coerente: le sonorità più heavy e dark si trovano in brani come Non fa per me e nella title track Niente da perdere, dove i riff graffianti di chitarra e l’intensità emotiva dominano la scena, per esempio nella coda strumentale di Non fa per me. Questi momenti vengono poi bilanciati nella parte centrale dell’EP grazie alla vivacità ritmica e all’energia di pezzi più ballabili come Ora della fine e Brutti sogni. Dulcis in fundo, come vuole una tradizione non scritta di molte produzioni musicali, in penultima posizione della scaletta, ad anticipare la chiusura dell’EP, si trova invece uno dei brani più interessanti e, a parer nostro, destinato a diventare uno dei cavalli di battaglia della band, per lo meno in questa prima fase: Poi passa, una ballata che ha come perno il tema della vulnerabilità.

Così la canzone: Perché mi prende così male che non ho voglia neanche di parlare // Non lo leggo il giornale perché cerco di non pensare // E pure se ci provo a cambiare ogni volta è un tuffo dalle scale // Non ho la forza di litigare oggi voglio solo farmi male

Il brano mostra, in uno scorcio di pochi minuti, un lato più intimo e fragile della band, offrendo un contrappunto emotivo alle tensioni e alle frenesie che caratterizzano i brani d’apertura. Un contrasto che rende l’intero EP, pur essendo ancora solo un assaggio degli Smatik in the Jungle, un’esperienza sfaccettata e mai ripetitiva.

NIENTE DA PERDERE, SMATIK IN THE JUNGLE

CREDITS:

– Mix: Lorenzo Balice
– ⁠master: Mattia Tavani
– ⁠Graphic design: Chiara Arrigoni
– ⁠Album cover / artwork: Maddalena Lorenzani
– ⁠Studio photo: Raffaella G. Fidanza
– ⁠Live photo: Riccardo Conforto Galli
– ⁠Prodotto e registrato presso 2play studio di Induno Olona (va) – special thanks to Carlo Maria Marinaci

Pubblicato il 16 Gennaio 2025
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