Questo itinerario fa parte della cosiddetta “Linea Cadorna”, una linea difensiva costruita durante la Prima guerra mondiale dal generale Luigi Cadorna in previsione di una possibile invasione austriaca e tedesca, che però non avvenne mai. Oggi, di questa linea restano sentieri, mura, postazioni di artiglieria e trincee, che offrono percorsi di grande valore storico e naturalistico

Il camminamento che porta al Forte di Bara è accessibile dal posteggio della Punta di Migiandone, dove ha inizio il percorso della mulattiera. All’interno del centro storico di Ornavasso sono però già presenti alcuni punti di interesse, come la Chiesa di San Nicola, i Santuari della Madonna della Guardia e della Madonna del Boden. È possibile anche visitare il Museo del Paesaggio, la cui sezione archeologica contiene reperti provenienti da un’antica necropoli della zona, così come il Museo Partigiano.

La strada della mulattiera si snoda lungo una serie di tornanti che presentano ancora le tracce dell’eredità bellica del percorso, come trincee, gallerie e postazioni per le mitragliatrici.

Una volta arrivati al Forte di Bara (410m slm) sono presenti un mortaio ed un cannone, restaurati e posizionati sulla terrazza del Forte, dalla quale si può osservare l’intera postazione fortificata formata dai terrapieni costruiti originariamente per i cannoni a lunga gittata, oltre che i baraccamenti delle trincee.

Da questo punto è possibile tornare indietro o proseguire con una strada sterrata che Dal Forte porta verso l’antica Cava di marmo.

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