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Stop alla navetta per il mercato di Sesto Calende: “Decisione sofferta, servizio non più sostenibile”

Terminato il servizio di collegamento dall'Abbazia al mercato sul lungofiume. L’Amministrazione: «Resta alta l’attenzione sul mercato cittadino», le opposizioni: "Fallimento annunciato"

mercato sesto calende

Si è concluso mercoledì scorsa, 16 aprile, l’esperienza del servizio navetta gratuito che collegava via San Donato all’area del mercato cittadino in centro a  Sesto Calende. Attivato a gennaio in concomitanza con il ritorno dei banchi sul lungofiume, il servizio aveva scaldato gli animi in consiglio comunale con una serie di interrogazioni e botta e risposta tra l’opposizione di centrodestra e la maggioranza di Sesto Futura.

La decisione di sospendere la navetta è stata comunicata dall’amministrazione comunale, che ha spiegato come «la recente
apertura del parcheggio della Nuova Marna ha migliorato in modo significativo l’accessibilità all’area mercatale, riducendo la necessità di una navetta dedicata» .

A pesare sulla scelta soprattutto motivazioni economiche: i fondi stanziati inizialmente si sono esauriti e il prolungamento del servizio non è risultato più sostenibile a causa dell’aumento dei costi. «La sofferta decisione è legata anche all’esaurimento dei fondi stanziati, reso inevitabile dall’aumento dei costi per il prolungamento del servizio, che non risulta più sostenibile nelle condizioni attuali. Per quanto consapevoli del gradimento dell’iniziativa, il numero di utenti registrato nelle ultime settimane conferma che la domanda si è progressivamente ridotta, rendendo questa misura meno efficace rispetto alla fase iniziale».

La sospensione, assicurano dal Municipio, non implica un disinteresse verso il mercato cittadino. Al contrario, sono già stati avviati progetti di valorizzazione importanti: in primis la richiesta alla Regione Lombardia per il riconoscimento del mercato di Sesto Calende come “mercato a valenza storica”, che permetterebbe di accedere a risorse e strumenti promozionali dedicati.

In parallelo, è in partenza un concorso di idee rivolto agli studenti delle scuole locali per ideare il logo ufficiale del “Mercato Storico di Sesto Calende”. Un simbolo pensato per dare identità e visibilità al mercato, utilizzabile su segnaletica, comunicazioni e nella futura pagina social dedicata. «Si tratta di un percorso di crescita e consolidamento, in cui l’Amministrazione continuerà a investire – conclude la giunta Giordani -, anche attraverso la possibilità di coinvolgere partner e sponsor privati interessati a sostenere eventuali servizi integrativi come la navetta estesa a tutte le frazioni, o altre iniziative con modalità mirate ed economicamente sostenibili».

IL CENTRODESTRA: “FALLIMENTO ANNUNCIATO”

Non si è fatta attendere l’opposizione, che aveva già portato l’argomento sui banchi del consiglio comunale. Per Forza Italia, che compone il gruppo Siamo Sestesi insieme alla Lega e con la quale spesso rilascia dichiarazioni congiunte, la sospensione del servizio altro non è che un fallimento annunciato. 

«Tante belle parole per nascondere la realtà di un fallimento annunciato – così si legge sulla pagina della sezione locale, che ha pianto settimana scorsa la segretaria Angela Menin -. Prima hanno affidato il servizio a una cooperativa senza nemmeno verificare se avesse i titoli necessari. Alla fine, resisi conto del disastro, hanno cambiato gestore, puntando finalmente su qualcuno di competente» questo il primo “errore”, a detta di Forza Italia. A onor di cronaca, l’amministrazione dichiarò, sia in consiglio comunale che con una nota stampa, che il cambio di gestone era stato fatto per permettere un orario più ampio, per anticipare il servizio a partire dalle 9 anziché alle 10.

“INIZIATIVE MAL CONCEPITE E UTILI SOLO PER VISIBILITÀ”

«Quando abbiamo chiesto chiarimenti, l’Amministrazione ci ha risposto con una supercazzola degna del Conte Mascetti (la tanto decantata trasparenza è evidentemente un’altra promessa rimasta nelle urne elettorali) – conclude la forza politica rappresenta in consiglio da Roberta Colombo -. Peccato che questo abbia inevitabilmente fatto esplodere i costi e prosciugato rapidamente tutti i fondi disponibili. Ed ecco la verità dietro la sospensione: semplicemente, i soldi sono finiti, insieme a tutte le promesse elettorali. Siamo sinceramente preoccupati per il futuro della nostra città: se hanno dimostrato tale incompetenza nella semplice gestione di una navetta, cosa accadrà di fronte alle sfide ben più impegnative che ci attendono? La scusa della presunta mancanza di fondi, ormai usata come una coperta di Linus, è diventata troppo corta e non nasconde più il fatto che questa amministrazione non sappia gestire le risorse, buttando letteralmente via soldi pubblici per iniziative mal concepite e utili solo a cercare visibilità. E mentre ancora cercano di giustificare il fallimento della navetta, già si intravedono segnali poco rassicuranti anche sul fronte del tanto sbandierato servizio battello Castelletto-Sesto. Temiamo che anche lì ci ritroveremo presto a commentare un’altra promessa naufragata».

Pubblicato il 18 Aprile 2025
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