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“La cultura è un diritto di tutti, per questo è nato il mio museo”

In riva al lago un patrimonio storico che ricostruisce tre secoli di storia. Un parco gratuito perchè diceva Francesco Ogliari: «La mia passione e l'amore per il mondo dei trasporti possono avere solo un riscontro morale»

«Ogni epoca va ricordata com’era, nel bene e nel male». Lo ricordava sempre Francesco Ogliari a commento delle frasi di Mussolini che si trovavano vicino alle locomotive degli anni Trenta. Ci teneva a precisarlo: «Quellle parole ci sono perchè sono parte della storia dell’Italia, anni che possiamo criticare ma non fingere che non siano accaduti». Una locomotiva gialla che si arrampica sui binari in salita è il biglietto da visita di Villa Fantasia. Si vede da lontano. Il museo dei trasporti era la creazione di Ogliari. Un parco in riva al lago fatto di carrozze, diligenze, treni, autobus, piccole stazioni e perfino il modello di una città ideale. Non era raro trovarlo disponibile ad accompagnare i visitatori tra i suoi tre secoli di storia dei trasporti ricostruiti con precisione e anche un tocco originale e creativo.

Dal trasporto trainato dai cavalli alla macchina a vapore, dalla ferrovia alle prime pompe di benzina. Non manca nulla e al centro di tutto c’è l’uomo ma anche la fatica e il lavoro. Non è un caso che all’interno del museo, Ogliari abbia voluto ricostruire anche una miniera dove nel buio risuonano le voci dei minatori, il  rumore dei picconi e le canzoni dell’epoca. Il tutto forma un piccolo patrimonio che merita una visita e di tornanci almeno una volta nella vita. Il museo, è importante ricordarlo, è gratuito perchè, diceva Ogliari «la cultura è un diritto e deve essere a disposizione di tutti. La mia passione e l’amore per il mondo dei trasporti possono avere solo un riscontro  morale». 

Pubblicato il 08 Marzo 2009
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