“Ridateci Embolo!”, nanetto rubato a 30 metri di profondità
Ha dell’incedibile la storia raccontata da un sub nostro lettore : “Volevamo lasciare un segno per i tanti appassionati, ma l’altra notte ci siamo accorti del furto”
Ricordate la storia del fronte liberazione nanetti? Erano quei matti che anni fa a Friburgo “liberavano” i putti da giardino perché imprigionati dalle inferriate. La vicenda che un lettore ci ha raccontato, però, supera di gran lunga quella dei goliardi svizzeri: qui il furto non è avvenuto in un giardino, ma a trenta metri di profondità, negli abissi del Lago Maggiore.
«Sono uno dei subacquei che hanno posizionato, in località Punta Granelli a Castelveccana, due nani di nome Subdolo ed Embolo – racconta il lettore Pierluigi Cantoreggi. Questa cosa non vuole essere una presa in giro o una ragazzata, ma ha il semplice intento di creare un nuovo luogo di interesse per le immersioni nel nostro Lago Maggiore. Infatti i nani sono posizionati a profondità accessibili alla stragrande maggioranza dei subacquei.
«Sono uno dei subacquei che hanno posizionato, in località Punta Granelli a Castelveccana, due nani di nome Subdolo ed Embolo – racconta il lettore Pierluigi Cantoreggi. Questa cosa non vuole essere una presa in giro o una ragazzata, ma ha il semplice intento di creare un nuovo luogo di interesse per le immersioni nel nostro Lago Maggiore. Infatti i nani sono posizionati a profondità accessibili alla stragrande maggioranza dei subacquei.
Ieri sera (25 luglio ndr) siamo andati a fare una immersione notturna sul sito ed abbiamo notato, con immenso rammarico, che il primo dei nani, Embolo, non c’era più, era stato asportato anche il basamento con la targa.Perché!?»
«Anche sott’acqua ci sono i vandali?», si chiede Pierluigi. «Vorremmo ringraziare quel o quei subacquei che hanno asportato Embolo per la furbizia e l’intelligenza dimostrata».
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