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Arrestati padre e figlio , spacciavano insieme

La coppia di pusher spacciava nella zona tra Gavirate, Besozzo e Gemonio. Sequestrati nell'appartamento di famiglia a Monvalle tre etti di droga, tra marijuana e hashish

Prendevano le ordinazioni sul telefonino e spacciavano marijuana nel triangolo compreso tra Gavirate, Gemonio e Besozzo. La strana coppia di pusher, formata da padre e figlio, Claudio e Roman Borin, il primo di 54 anni e il secondo di 20, aveva il suo quartier generale nell’appartamento di famiglia a Monvalle. A mettere la parola  fine alla loro attività è stata la squadra mobile di Varese che ha fatto irruzione nell’appartamento trovando in tutto 2 etti e mezzo di marijuana già imbustata e 50 grammi di hashish afghano di ottima qualità. La droga era in parte nascosta sotto un tavolo, in parte nella camera da letto del padre. I due sono stati individuati dalla narcotici grazie alle informazioni raccolte nell’ambiente dei consumatori di cannabis e al lavoro svolto dalla polizia provinciale del Medio Verbano che collabora attivamente con la questura.
I due, oltre al reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, dovranno rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale perché al momento della perquisizione hanno cercato di intimidire con minacce e ingiurie gli agenti di polizia, che naturalmente hanno portato a termine il loro lavoro senza problemi.
Oltre alla droga e al materiale per il confezionamento, i poliziotti hanno sequestrato anche i telefoni cellulari dei due, con i quali padre figlio prendevano le ordinazioni. I cellulari hanno continuato a squillare anche alla presenza degli agenti, segno che il giro di acquirenti era di un certo rilievo.
Claudio Borin, originario della provincia di Treviso e operatore socio sanitario (Oss) presso l’Istituto Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago, era incensurato, mentre il figlio Roman aveva precedenti sempre per reati legati agli stupefacenti. La polizia ha anche trovato un catalogo per la vendita on line dei semi di marijuana che faceva riferimento al sito www. shop. marijuana. it posto sotto sequestro preventivo dalla procura della repubblica presso il tribunale di Rovereto.
I due sono stati trasferiti ai Miogni. Le indagini sono coordinate dal pm Tiziano Masini.

Pubblicato il 22 Agosto 2009
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