Due arresti e una denuncia. Avevano installato un apparecchio per clonare i bancomat in uno sportello del luinese. Un italiani di 32 anni, perito elettronico, una 36enne uruguaiana, denunciata, e un romeno di 36 anni. Sono stato scoperti dai Carabinieri di Luino. L’acquisizione illecita dei codici è avvenuta posizionando nella parte superiore dello sportello una piccola telecamera alimentata da una batteria di una cellulare, che registrava il codice impresso a mano dai clienti. Un dispositivo attaccato con biadesivo nella fessura, invece, rubava i codici interno della carta.
I carabinieri se ne sono accorti da una segnalazione.
Una serie di appostamenti, la ricostruzione dei movimenti e dei prelievi ha permesso di focalizzare l’attenzione su un gruppo di persone domiciliate in un’abitazione di Castelveccana.
Il blitz nella tarda serata di ieri dei Carabinieri di Luino, che hanno fatto irruzione nell’abitazione, e dato la svolta all’attività investigativa.
Nell’abitazione sono stati rinvenuti un lettore di bande magnetiche (skimmer), decine di carte di credito false, telefoni cellulari, computer, hard disk, pen drive e centinaia di codici di carte di credito. In definitiva tutta l’attrezzatura necessaria a far fiorire una attività delittuosa che se non interrotta avrebbe potuto anche intensificarsi ulteriormente in prossimità delle feste natalizie, periodo in cui i movimenti di danaro aumentano notevolmente.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro unitamente a interessante documentazione cartacea comprovante illecite operazioni di prelevamento / trasferimento di denaro.
Il rumeno era altresì destinatario di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Verona sempre per reati connessi alla clonazione di carte di credito, avvenuti nel 2008. I due sono stati rinchiusi nel carcere dei Miogni, a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, Tiziano Masini.
Le indagini dei militari luinesi non sono comunque concluse, occorre quantificare il danno inferto, che al momento ammonta a diverse migliaia di euro.
E dai militari giunge l’invito a prestare la massima attenzione quando si utilizzano carte di credito e bancomat, soprattutto agli sportelli automatici degli istituti bancari, segnalando tempestivamente ogni difformità o particolare che possa far ritenere che lo sportello automatico sia stato fatto oggetto di “attenzione” da parte di malintenzionati.
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