Quantcast

Insetti e grotte: saranno protetti dalla comunità montana

Tutelati gli elementi naturali di pregio del Monte Sangiano e Monti della Valcuvia

E’ stato adottato il Piano di Gestione per la salvaguardia dei Siti di Interesse Comunitario di cui la Comunità Montana delle Valli del Verbano è ente di riferimento. L’Assemblea, durante l’incontro di giovedì 26 novembre 2009, ha votato all’unanimità dei presenti i due documenti realizzati grazie al co – finanziamento di Fondazione Cariplo.
Gli studi dei S.i.c., Monte Sangiano e Monti della Valcuvia, individuano innanzitutto gli elementi naturali, presenti sul territorio, tutelati delle normative europee. Il documento individua tra gli habitat di rilevante interesse le rupi calcaree e i prati magri,questi ultimi sono anche oggetto di un progetto per il ripristino di alcune aree, le grotte del Monte San Martino e le formazioni di travertino a nord di Cantevria. Tra gli ambienti forestali vengono considerati di particolare pregio le faggete, i boschi di tiglio e acero, tipici delle vallette più fresche, e quelli di roverella, diffusi invece sui versanti più assolati e aridi.
La varietà di insetti dei Monti della Valcuvia e del Monte Sangiano, come il cervo volante e il cerambice della quercia, rappresenta un prezioso elemento dell’elevata biodiversità che caratterizza l’area prealpina. Svariati sono i rapaci che si possono osservare nel territorio dei S.i.c., tra questi il nibbio bruno, il pecchiaiolo e il falco pellegrino nidificano nei boschi e sulle pareti rocciose della Valcuvia. Sono inoltre tutelati il picchio nero, introvabile fino a qualche anno fa in provincia ed ora in costante ripresa, e l’averla piccola, invece in rapida diminuzione in tutto il suo areale europeo. Il gambero di fiume, infine, è tra le specie più note tra quelle identificate dallo studio per la salvaguardia del S.i.c.
Il Piano di Gestione, dopo aver realizzato un’analisi delle attività umane presenti sul territorio, ha individuato le problematiche connesse ad alcuni comportamenti umani e ne ha proposto una regolamentazione. Le criticità sono state esaminate durante gli incontri preliminari con le amministrazioni e le associazioni del territorio. Le norme proposte da applicare in alcuni periodi dell’anno ed in determinate zone sono state redatte tenendo conto delle esigenze della cittadinanza. In maniera particolare sono stati contattati i cacciatori per rassicurarli rispetto alla possibilità di continuare a praticare la loro attività nel rispetto delle regole e delle specie da tutelare.
Sono stati inoltre identificati i corridoi ecologici per il passaggio di anfibi, rettili, insetti e mammiferi da un’oasi naturale ad un’altra. I boschi del Carreggio tra Cuveglio, Cuvio e Casalzuigno sono, per esempio, la più importante via di comunicazione tra i Monti della Valcuvia e il massiccio del Campo dei Fiori.
Il piano di gestione adottato durante l’ultima assemblea è consultabile, insieme alle tavole tematiche, sul sito e presso gli uffici della Comunità Montana in modo che i cittadini che lo ritengono opportuno abbiano 60 giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni secondo le modalità previste dal regolamento.

Il crowdfunding continua!

Aiutaci ad attrezzare lo spazio centrale di Materia, la nuova sede di VareseNews.

Scopri come aderire e far parte di questo sogno

Pubblicato il 02 Dicembre 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore