Vincenzo Liardo si candida a sindaco di Luino
La decisione maturata da tempo ed espressa nel corso di un’assemblea del Pdl
La maggioranza uscente candida ufficialmente Vincenzo Liardo alla guida della città di Luino. E lo fa con la benedizione di gran parte del Pdl provinciale e regionale.«Al termine di una normale riunione di maggioranza, composta da rappresentanti che sono tutti iscritti al Popolo delle Libertà – conferma il sindaco Gianercole Mentasti -, sono state affrontate le tematiche inerenti alle prossime elezioni comunali. Un faccia a faccia tra gli esponenti politici cittadini che sostengono l’attuale amministrazione e che sono i rappresentanti di tutte le anime del Pdl: dagli ex Forza Italia agli ex An, da Cl ai Popolari-Liberali».
Quella annunciata dal sindaco è così un importane punto fermo nella contesa politica in atti in vista delle amministrative di marzo. «Ne abbiamo parlato alla fine di una riunione del tutto consueta, che non era contro nessuno ma che è nell’ordine delle cose. Specialmente per una maggioranza a fine mandato che ha il desiderio e la volontà di proseguire nell’amministrazione cittadina. Per questo – aggiunge Mentasti – il gruppo ha espresso il parere di garantire la continuità dopo la fine del mio secondo mandato, proponendo Vincenzo Liardo. Candidato che del resto è sempre stato considerato in pectore, come mio successore, tra tutti i componenti della maggioranza. Compresi quelli che ora hanno cambiato il loro pensiero».
La scelta, però, non è ristretta al gruppo. «Il nome di Liardo come guida della lista – conferma infatti Mentasti – è condiviso dalla gran parte dei vertici provinciali e regionali del Pdl. Hanno dato il loro assenso e garantito un sostegno concreto, anche in campagna elettorale, Rienzo Azzi, Massimo Buscemi, Nino Caianiello, Raffaele Cattaneo e Antonio Chierichetti». Ma non solo. «Nel corso di vari incontri istituzionali e occasionali – evidenzia il sindaco – abbiamo riscontrato l’appoggio alla candidatura di Liardo di diversi esponenti dell’associazionismo locale e della società civile». E le porte restano aperte anche agli altri. «Il gruppo – conclude Mentasti – è a disposizione per qualsiasi tipo di incontro con soggetti politici, partiti e associazioni che volessero confrontarsi con il nostro pensiero. Già martedì sera, del resto, si sarebbero potuti approfondire chiarimenti e osservazioni se non vi fossero state alcune assenze ingiustificate».
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