Il sindaco:«I giusti non saranno mai dimenticati»
Daniele Boldrini ricorda la figura di don Domenico, scomparso di recente dopo che per 38 anni ha guidato la comunità parrocchiale
Brezzo di Bedero ricorda don Domenico, parroco del paese per tanti anni e deceduto ad inizio d’anno. I funerali si sono svolti il 3 gennaio scorso nella basilica di San Vittore a Varese e la messa è stata officiata dal vicario episcopale don Luigi Stucchi. A parlare del parroco è il sindaco di Brezzo Daniele Boldrini: «Per tanti anni Don Domenico è entrato nelle nostre case a portare conforto in tutte le situazioni di dolore e di sofferenza. Ora noi siamo chiamati a portare conforto ai fratelli Gianluigi e Tina, facendogli sentire il nostro grande abbraccio, alimentato dall’affetto e dall’amore che Don Domenico ha lasciato in eredità alla sua comunità».
In questo triste momento per la comunità di Bedero, Brezzo e Muceno, per ricordare Don Domenico il sindaco ripropone il versetto del Salmo che era stato dedicato dall’amministrazione comunale nel mese di ottobre 2001, in occasione dei festeggiamenti per il trentesimo anno di Don Domenico a Brezzo di Bedero. E’ un versetto del Salmo 111 che recita “Il giusto verrà ricordato per sempre”.
«Ognuno di noi ricorderà Don Domenico per tutto quanto ha fatto nei 38 anni alla guida della Parrocchia di San Vittore – continua il primo cittadino che ricorda – Don Domenico ha detto si due volte alla comunità di Brezzo di Bedero, nel lontano 1971 e nell’estate 2008 – l’anno del Suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale – quando sulle condizioni fisiche assai precarie prevalse nel suo animo lo spirito di servizio alla Chiesa e l’amore per i Suoi parrocchiani. Da quel momento, nei mesi della Sua malattia, ci ha lasciato una straordinaria testimonianza, che in questo periodo natalizio assume l’effetto, per usare le parole del profeta Isaia, di una grande luce che penetra nelle tenebre del nostro cuore».
Boldrini ci tiene a ricordare due momenti recenti nei quali ha incontrato il don: «Il suo messaggio ai fedeli letto la notte di Natale, allo stesso tempo tanto solenne e tanto affettuoso. E solo pochi giorni dopo, nell’ultima visita a casa sua, con i ragazzi dell’oratorio ed il coro parrocchiale: ci ha accolto, come di consueto, con simpatia e calore. Era visibilmente contento di incontrarci e ha ringraziato tutti con affetto. Lui ringraziava noi, eppure ci stava dando molto di più di quello che abbiamo fatto noi. Con quella breve e stentata preghiera, insieme al Diacono, ci ha fornito una testimonianza e un insegnamento: ci ha dimostrato che ogni momento della vita, anche quelli più dolorosi, lo vivi bene se sei vicino a Dio. Proprio come ha ricordato, a proposito di don Domenico e della dua malattia , il Prevosto Don Piergiorgio, durante il rosario di venerdì sera».
Il sindaco, di fronte ad un momento di particolare sgomento per la comun ità, conclude: «In questo momento di vuoto, quasi di abbandono per i fedeli di Bedero, Brezzo e Muceno, la mia carica civica mi chiama al dovere di continuare con ancora maggiore determinazione nella collaborazione del Comune con il Decanato e con il nostro ottimo Diacono Armando. Ma sento, soprattutto, di dover rivolgere alle Autorità Ecclesiastiche, a nome di tutta la comunità, la richiesta che alla Parrocchia di San Vittore, ai parrocchiani, al nostro patrimonio spirituale, storico, artistico e musicale – come menzionato anche dal Cardinale Tettamanzi nel messaggio letto all’inizio della funzione religiosa – ed al patrimonio architettonico, vengano garantite le stesse attenzioni che Don Domenico ci ha offerto per 37 anni e, con ancora maggior forza, in questi mesi, fino agli ultimi momenti della sua vita terrena. Sarà questo il modo più umano e più concreto, ma anche il più bello e più profondo per onorare la memoria di Don Domenico».
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