Primavera, è tempo di navigare
Navigli Lombardi rilancia l'attività dei battelli su Ticino e Navigli; diventa "regolare" il collegamento fra Sesto e Porto della Torre attraverso la Miorina. Cattaneo: "Entro l'estate nuovi interventi sulle conche"
Con la bella stagione si rinnova l’impegno della Regione Lombardia per il rilancio della navigazione sulle vie d’acqua interne, con particolare riferimento all’idrovia Locarno-Po. Oggi, lunedì 26 aprile, in occasione del rilancio di una linea e della partenza del servizio stabile, all’incirca bisettimanale negli weekend, di quella da Sesto Calende a Porto della Torre, si è tenuto alla presenza del riconfermato assessore alle infrastrutture Raffaele Cattaneo e del presidente di Navigli Lombardi scarl Emanuele Errico un tour su battello e pullman che ha “disceso” l’idrovia da Sesto Calende ad Abbiategrasso, offrendo scorci di intensa bellezza nelle tratte acquatiche da Sesto a Villa Pio (Somma) e da Castelletto di Cuggiono ad Abbiate. Il sindaco di Sesto Marco Colombo, salutando brevemente la comitiva, cui si è aggregato anche il vicesindaco di Somma Carioni, ha colto l’occasione per perorare la causa della sua città come snodo della navigazione turistica. Fra le proposte sul piatto c’è anche quella di portare il capolinea delle navigazione lacuale da Angera a Sesto Calende.
Si presentavano o rilanciavano oggi due linee di navigazione della Navigli Lombardi, società istituta in collaborazione con i ben 48 enti istituzionali che hanno competenza sui corsi d’acqua interessati. Mentre la linea detta delle Delizie – da Turbigo ad Abbiategrasso – è in via di rilancio, è quella sul tratto superiore del Ticino, da Sesto Calende, la numero 5, a diventare regolare dopo un anno di sperimentazione coronato da notevole successo, tanto da restare aperta un mese in più del previsto in autunno. La linea impiega un battello a propulsione elettrica e il percorso completo si compie in circa 90 minuti, con possibili fermate in sponda lombarda e piemontese.
Un calendario di massima prevede corse destinate prevalentemente a turisti e residenti nei giorni: 5-8-9-15-16-22-23-29-30 maggio; 5-6-12-13-19-20-26-27 giugno; 3-4-10-11-17-18-24-25-31 luglio; 1-7-8-21-22-28-29 agosto; 4-5-11-12-18-19-25-26 settembre; 2-3-9-10-16-17-23-24-30 e 31 ottobre. Per informazioni ulteriori, tel.02-66679131 o info@naviglilombardi.it
Expo, business, turismo sostenibile sono i “mantra” del momento: in vista del traguardo del 2015 si cerca di dare vita ad attività in grado di autosostenersi e portare reddito tramite un turismo non solo locale. Un’idrovia completata potrebbe in effetti costituire un’attrazione di livello internazionale, purchè ben gestita: i valori naturalistici (evidenti dal Verbano all’alto Ticino e oltre), quelli storici e culturali con le ville e i borghi della pianura, le occasioni enogastronomiche, parlano da sé. Oltre alle linee di cui oggi si salutava il rilancio o l’attivazione, ci sono poi altre linee di navigazione con battelli. D’interesse quella delle Conche, dalla Darsena milanese a San Cristoforo e ritorno e lungo il primo tratto del Naviglio Pavese; o quella degli Aironi, tra Milano e Gaggiano con bici o carrozza, a scelta, ad attendere i turisti dopo il battello per una visita alle cascine della Bassa.
Quanto all’intera navigabilità della tratta Locarno-Milano, l’obiettivo è di concludere gli interventi per il gennaio 2013, riferisce il presidente Errico. Il tratto critico da sistemare è quello tra il Panperduto (sotto Somma) e Turbigo. Gli interventi in programma da parte del Pirellone mirano a superare i punti di criticità che interrompono l’idrovia: nella parte alta, ricorda Cattaneo, la diga di Porto della Torre, che è di competenza piemontese, o quella del Panperduto sul lato lombardo. In tutto su 68 km di idrovia, 5 non sono al momento navigabili: la Regione ha in cantiere un progetto complessivo da 18 milioni per “sbloccarli”, di cui tre sono già investiti.
Per il Parco Ticino parla il vicepresidente Luigi Duse. «Siamo d’accordo sulla mobilità dolce, ma crediamo che possa e debba avvenite potenziando la navigazione pubblica, particolarmente per il tratto superiore del Ticino. Non riteniamo un obiettivo aprire ai privati. Quanto ai mezzi, a parere nostro e dei dirimpettai del Parco piemontese, quella del natante elettrico è la scelta migliore, vista la delicatezza dell’ecosistema fluviale». Errico invece non concorda sul no ai privati: «E’ necessario uno sforzo di tutti gli enti, non possiamo pensare a un servizio solo pubblico. Aprire anche ai privati porterebbe una fonte di reddito; e il pubblico non potrà mai rimpiazzare in toto l’iniziativa privata. Servono risorse per mantenere nel tempo gli interventi svolti. In prospettiva, questo stesso servizio si potrebbe privatizzare».
L’assessore Cattaneo ha rimarcato il «lavoro prezioso» di Navigli Lombardi che sta tramutando in realtà quella che era una semplice idea, sperimentando già lo scorso anno il passaggio della conca della Miorina. Entro l’estate, annuncia, riprenderanno i lavori per lo sblocco dei punti critici nella zona “varesina”, al Panperduto. «La nostra è una regione che conta 1500 km di vie d’acqua, 6000 km di coste interne» elencava Cattaneo, «158 comuni lacuali, 183 porti pubblici, una tradizione di armatori e costruttori». Se Milano è la città italiana con più patenti nautiche, come ben sanno i nostri laghi, il momento per il settore è grigio: il 2009 è stato un anno di pesante crisi. Ora si spera di rilanciare, a partire dal Salone sul Naviglio “NavigaMI” in programma da venerdì 30 aprile a domenica 2 maggio a Milano.
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