Dopo la separazione, le nuove sfide di mamma e papà
Genitori, assistenti sociali e avvocati hanno confrontato le proprie esperienze nel corso di un convegno dedicato al bene dei più piccoli nelle famiglie separate
Come continuare a fare i genitori dopo la separazione? La questione è stata affrontata nell’incontro “La funzione genitoriale: discernimento e consapevolezza nei casi di separazione”, tenutosi a Ispra mercoledì 26 maggio. Genitori, assistenti sociali e avvocati hanno partecipato all’appuntamento, voluto dall’assessorato ai Servizi sociali come una delle azioni di sensibilizzazione sulle trasformazioni sociali, con il patrocinio del Piano di Zona territoriale. Relatori i membri dell’associazione varesina Figli per sempre onlus. Il presidente Luca Maranzana ha presentato l’associazione, che ha aperto uno sportello proprio ad Ispra, in via Locatelli. È poi intervenuta Elena Sartorio, psicologa e consigliere provinciale, che ha ricordato anche il ruolo di Adiantum, organizzazione che riunisce altre associazioni simili in Italia.
Vittorio Vezzetti ha curato la parte scientifica, dimostrando che esiste un’evidenza medica degli effetti che la separazione conflittuale può avere sui minori. «Il problema non è la separazione quanto la carenza successiva di un genitore – ha spiegato Vezzetti – Questa porta a sviluppare la PAS, una “sindrome da alienazione” nei figli, dovuta soprattutto alla denigrazione attuata dal genitore affidatario nei confronti dell’altro». Secondo varie ricerche, tale sindrome è assimilabile a una violenza emotiva, con conseguenze sulla salute psichica dei minori. Un’alienazione che si potrebbe evitare con la frequentazione di entrambi i genitori, presupposto per costruire rapporti sani. Fondamentale è anche il ruolo dei mediatori familiari.
«Purtroppo i tribunali italiani, a differenza di quelli stranieri, non considerano i dati scientifici e l’importanza di questa sindrome» ha denunciato Vezzetti. Nell’incontro di Ispra si è anche discusso, con l’intervento di Paola Vigo Parruccini, del ruolo degli avvocati che dovrebbe essere di conciliazione e non di esasperazione del conflitto. Un altro rappresentante di Figli per sempre, Mario Milani ha spiegato come l’associazione interviene, per esempio accompagnando alle udienze e selezionando gli studi legali propensi alla conciliazione. L’incontro si è concluso con le testimonianze di due padri e una madre che hanno rivissuto le proprie esperienze di separazione e il sostegno ricevuto dall’associazione varesina.
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