Tempo di bilanci per l’Arma Luinese
I sindaci del comprensorio hanno ascoltato i dati lusinghieri dell'attività dei militari
“I Carabinieri come modello di Polizia della Comunità, controllo del territorio e garanzia di sicurezza”. Questi i principi sui quali ha fondato il proprio lavoro il Capitano Giuseppe Daveni, Comandante della Compagnia di Luino, insieme ai suoi uomini, lavoro che ha ricevuto gli encomi di una rappresentanza dei 45 sindaci dei Comuni del territorio del comando (nella foto). L’incontro, avvenuto alla presenza dei giornalisti, ha mostrato come l’Arma di Luino abbia assolto l’impegno affidatogli mettendo al primo piano la domanda di sicurezza che giunge dal territorio. I risultati numerici, che pure contano e nemmeno troppo sciorinati, hanno lentamente lasciato il posto ai commenti degli amministratori locali presenti, grati per il lavoro che questi uomini svolgono giorno e notte. La media giornaliera di 25 pattuglie sull’area di competenza è già qualcosa che merita considerazione, soprattutto in un momento dove la gestione degli uomini risulta delicata. Proprio qui, come ricordato dallo stesso ufficiale, si inserisce il lavoro di squadra tra comuni, con la loro Polizia locale e Carabinieri, guardando, come detto dallo stesso Daveni al “Patto per la Sicurezza” come ad un obiettivo molto importante per il territorio. Questo modo di operare il contrasto alla criminalità ha generato una nuova fiducia nel cittadino verso le istituzioni, ha reso più visibile e tangibile la presenza fisica dei militari lungo le strade e in luoghi sensibili, una presenza avvertita e commentata positivamente anche da organi istituzionali e mediatici del nostro estero più vicino, la Svizzera, soddisfatta della sorveglianza di retro valico. Due dati su tutti raccontano l’attività: nell’anno 2009 sono stati operati nel territorio della Compagnia di Luino ben 122 arresti ed individuati 907 autori di reato. Nei primi 5 mesi del 2010 sono stati operati 32 arresti ed individuati 366 autori di reato.
La mole di lavoro è poi sottolineata da un dato impressionante se si pensa che questi militari hanno ricevuto nell’ultimo anno di attività oltre 3000 richieste pervenute dai cittadini al servizio di Pronto Intervento 112. Tale lavoro ha il volto e i nomi di militari, Marescialli, impegnati nelle varie stazioni: Castellano a Luino, Piredda a Lavena Ponte Tresa, Paolocci a Dumenza, Belcastro a Maccagno, Landolfi a Cuvio, Popeo a Laveno e Benincasa a Castelveccana. Molti i commenti dei sindaci presenti che chiedono al Cap. Daveni di continuare su questa strada, soprattutto nei piccoli comuni sprovvisti anche di Polizia locale, come Tronzano. “I ringraziamenti sono doverosi, ha detto il sindaco di Castelveccana, Luciano Pezza. Il grande salto di qualità di questi carabinieri sta nell’essere bravi militari ma anche buoni uomini, con una duplice funzione non così facile da adempiere a volte per un militare”.
Proprio il rapporto di correttezza, professionalità ma anche grande umanità sembra caratterizzare il lavoro che il Cap. Daveni ha impostato in questi ultimi anni sul territorio. L’assessore del Comune di Luino, Giuseppe Taldone, ha rilevato il contributo decisivo dell’Arma di Luino nel “bonificare” alcune aree e quartieri del comune che vivevano situazioni preoccupanti. Alcuni sindaci hanno auspicato a nuovi incontri come questo, periodici, soddisfatti di un tale rapporto di reciproca informazione e “collaborazione”.
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