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Tentano la spaccata ma finisce la benzina, arrestati

In cinque accusati di aver cercato di rubare al chiosco di Caldè: i carabinieri li rintracciano a Luino e fanno scattare le manette

Con un deca….non si può andar via!”. Cantava così Max Pezzali, degli “883”, e lo stesso vale per i cinque varesini, che se l’avessero speso, il “deca di benzina”, forse sarebbero riusciti a farla franca. Ma i carabinieri di Luino li hanno rintracciati mentre erano a piedi, nel cuore della notte: sono accusati di aver messo a segno un tentativo di spaccata, vale a dire un furto con scasso ai danni di un chiosco di Caldè, frazione a lago di Castelveccana, sulle sponde del Verbano; per questo sono stati arrestati.
Ma ecco come sono andati i fatti secondo i militari.
Siamo nella notte di lunedì scorso: cinque persone, tra i 18 e i 40 anni partono in auto da Varese per arrivare sul lago. Approfittando del fatto che nel cuore della notte non vi fosse anima viva nella piazza, i cinque, “facendola da padroni” – dicono i carabinieri – “con una leva forzano la porta del chiosco”, ma lì suona l’allarme e i cinque se la danno a gambe levate. Poco dopo giungono sul posto il proprietario e i carabinieri che si accorgono del tentato colpo: una telecamera, inoltre, filma tutto. Partono nel frattempo, in zona, le gazzelle del radiomobile, con tanto di posti di blocco.
Le ricerche, però, in zona Caldè, Laveno, Castelveccana e Portovaltravaglia, per quanto meticolose non danno l’esito sperato. Motivo? I cinque rimangono in panne con l’auto probabilmente per mancanza di benzina e abbandonano il mezzo (una Fiat Punto) sotto un ponticello isolato a Castelveccana. Lì, prendeno il treno, e riescono a raggiungere attraverso le ferrovie il vicino centro di Luino con l’intento di rifornirsi di carburante. Intanto le ricerche continuano senza sosta e vengono estese ai comuni vicini all’area interessata.
I 5 ragazzi a distanza di solo poche ore vengono bloccati in piazzaXXV Aprile a Luino da una gazzella . Infatti i carabinieri riconoscono nei cinque gli autori del furto e senza perdere un solo secondo li bloccano.Finiscono in manette: G.P. di 32 ani; C.S. di 40; C.L. di 24 che sono stati reclusi presso la casa circondariale di Varese, mentre: K.A. e M.T., due ragazze poco più che maggiorenni, sono state accompagnate presso il carcere femminile di Monza.

Pubblicato il 15 Giugno 2010
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