Si è svolto nella mattinata di oggi luglio alla caserma carabinieri di Luino, un incontro informale che ha visto riunite alcune componenti chiamate ad intervenire con i propri mezzi nelle acque del Lago Maggiore.
L’incontro aveva come partecipanti oltre i carabinieri della motovedetta CC 271 di Luino (VA), il capo Nucleo mezzi navali guardia costiera di Verbania (VB), responsabile della della squadra nautica della polizia provinciale di Varese e i comandanti delle stazioni carabinieri rivierasche di Luino, Castelveccana, Laveno Mombello e Maccagno.
Nell’intento di consolidare i rapporti tra alcuni organi direttamente operanti sul lago e contestualmente chiamati a riempire di contenuti pratici il concetto di collaborazione che sta alla base di ogni coordinamento riversandolo nelle quotidiane attività che interessano le operazioni di vigilanza, di sicurezza e di soccorso. Lì vengono ad essere realizzate le indicazioni di coordinamento che fanno capo alla Prefettura di Varese.
Fra gli argomenti trattati occupa spazio considerevole quello dedicato al soccorso nautico.
Infatti, il cittadino può attivare i servizi di soccorso, chiamando i numeri di emergenza delle sale operative, 24 ore su 24.
Ciò si ottene sia componendo i numeri “ 112” ( numero di emergenza europeo ), sia il 1530 ( numero della guardia costiera), sia il numero 0332.668211 ( telefono di servizio della polizia provinciale squadra di polizia nautica e demaniale).
Questi, insieme ai numeri 113 –115 – 117 – 118, costituiscono i canali consigliabili all’utente che si trovi in difficoltà e che voglia attivare una richiesta di emergenza .
Nel corso dell’incontro i carabinieri hanno rappresentato le loro priorità costituite :
sia dalla Sicurezza dei bagnanti, che la sicurezza sulla Navigazione. Intendendo nel concetto di “sicurezza della balneazione” una accezione ampia ricomprensiva della sicurezza ambientale e tutela dell’ ambiente. Obiettivo che si realizza attraverso un continuo e costante monitoraggio del territorio sia fluviale, sia terrestre che lacuale . Un intervento che, per essere efficace, non può che essere congiunto.
Quest’incontro serve pure a censire le possibilità e le caratteristiche di ogni singola forza in modo da cogliere appieno le qualità e farne un profiquo concreto impiego per poter intensificare le attività di vigilanza e controllo sulla navigazione da diporto, contro la pesca di frodo, favorendo la sicurezza e gli abbordi a lago e garantendo la regolarità delle strutture portuali.
Si è lavorato per facilitare gli interventi ordinari di soccorso rendendo concreto, attraverso la conoscenza del personale impegnato, una già ben avviata organizzazione delle forze. Ciò nella convinzione che un’impegno sinergico e congiunto passa attraverso la conoscenza e l’ impiego delle peculiari risorse prima umane e poi strumentali. Senza trascurare l’importanza della massima tempestività dei soccorsi che si garantisce con l’intervento dei mezzi nautici più prossimi al luogo dell’evento.
In un ottica di miglioramento delle risorse, si è previsto, all’occorrenza, di rafforzare ulteriormente il dispositivo di prevenzione generale con l’impiego degli elicotteri che perlustreranno l’area lacuale e costiera ognuno nell’ambito di competenza.
Quest’incontro è solo l’esempio degli ottimi rapporti fra le varie componenti che svolgono servizio attivo ed induce a capire come ogni forza di polizia abbia già avviato quelle relazioni interpersonali che stanno alla base del lavorare fianco a fianco per la salvaguardia di una delle più belle risorse ambientali: il Lago Maggiore.