Senza sosta l’attività del coro città di Luino
Dopo Graglio (Valveddasca), domenica 01 agosto ad Agra (Valdumentina)
Nella sua ormai lunga attività (l’anno prossimo si festeggerà il 45.mo di fondazione ) il gruppo Corale Luinese ha sempre avuto grande attenzione per i piccoli paesi e non ha mai mancato occasione di presenza e di canto da Pino – Tronzano all’alta Valveddasca, da Maccagno a Curiglia – Monteviasco.
Sabato 24 un pubblico numeroso ha seguito il concerto speciale a Graglio .
Si inizia alle ore 21 e nella Parrocchiale del piccolo borgo risuonano i primi canti di doverosa devozione al luogo sacro.
Poi, fuori sul sagrato, in una serata splendida anche se un poco fresca
( 10 gradi di temperatura !!) la natura ha offerto un panorama mozzafiato che abbracciava lago, monti e piccoli paesi illuminati.
Da questo balcone, ammirando le valli , si è parlato di Grigna, di Dolomiti,
di cantico dei monti e di filastrocche fatate.
Dal sagrato il Coro ha iniziato il suo viaggio nella storia passata sostando presso un’edicola dedicata alla Madonna e ricordando quel gioiello di Santuario che Graglio possiede dedicato alla Madonna di Penedegra e che merita di ritornare all’antico splendore.
L’insegna di una vecchia osteria, chiusa da diversi anni, ha dato la possibilità di offrire antichi canti popolari ricordando i ritrovi dei nostri ‘’vecchi’’ durante il breve periodo invernale prima di ritornare all’inizio dell’anno successivo lavoratori in terra straniera.
Una breve salita ed il narratore conduce negli angoli più caratteristici di un piccolo borgo, le piazzette, le fontane, ‘’ove i sassi san le storie e tramandano le memorie’’ ; una vita di duro lavoro, di stenti e sacrifici.
Non possono mancare i riferimenti agli Alpini, il battaglione Intra, il Ponte di Perati, i canti della dolorosa ritirata di Russia, l’emigrazione e lo spopolamento.
Gran finale presso amici luinesi che a Graglio trascorrono in tranquillità i fine settimana.
Molto apprezzato questo nuovo modo di cantare itinerante per entrare nel cuore e nei ricordi della gente, canti intervallati da narrazioni, scambi di opinioni e scenette (molto espressiva quella del ritorno dell’emigrante al suo paese dopo diversi anni di assenza a contorno del famoso canto di Bepi De Marzi ‘’Benia Calastoria’’)
Alla fine applausi e consensi per i Coristi e per il Direttore Luca Cigolini abile regista nel trasformare i canti in teatro sotto il cielo.
Poco lontano, sull’altro lato del Giona, l’eco dei violini portato dal vento festeggiava il primo anniversario dell’Osservatorio di Monteviasco sui prati di San Rocco.
E domenica sera – ore 21 – si replica ad Agra in Valdumentina.
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