Ferrovie, “l’unione fa la forza”
Giovanni Mele, esperto di trasporti ferroviari, interviene sull'iniziativa pubblica in programma per il prossimo 17 settembre
Venerdì 17 non sarà una giornata sfortunata per Luino, anzi. E’ l’auspicio di Giovanni Mele, “rappresentante del territorio” per i trasporti ferroviari designato dall’assessore Raffaele Cattaneo nel corso di una rinuione operativa coi sindaci, lo scorso 15 luglio. (nella foto, un treno colpito dasi vandali alla stazione di Luino)
In quell’occasione in Regione Lombardia vennero convocati infatti tutti i primi cittadini della linea ferroviaria da Pino a Besnate per mettere a fuoco la situazione del servizio regionale di quel territorio. Oggi la notizia che l’amministrazione comunale luinese ha voluto convocare una riunione proprio per il 17. Ne parliamo con Giovani Mele, esperto di trasporti ferroviari e da anni “lettore” di varesenews.
Mele, quale scopo si prefigge la riunione del prossimo 17?
«Tutto deriva dalla consapevolezza che le disfunzioni del servizio ferroviario passeggeri della linea non possono essere affidate alle sole proteste dei singoli utenti. Oltretutto nella zona del luinese a differenza di altre, non è attivo nessun “comitato pendolari”. Per i necessari miglioramenti devono scendere in campo tutti i sindaci e non solo quello di Luino».
Ma come devono operare i sindaci?
«Costituendo una alleanza sostenuta dalla Provincia e contare sul sostegno della regione, committente del servizio ferroviario locale»
Quali sono a suo avviso le carenze?
«Si tratta di un servizio che vede materiale dei treni antiquato, orari non coordinati, igiene trascurata, coincidenze a Gallarate che non tengono conto dei treni da/per Luino. Spesso nella fascia dei pendolari vengono soppressi treni per guasti e non sostituiti da bus presi sul posto».
Si possono conciliare le esigenze più volte espresse con gli annunciati tagli finanziari che colpiranno anche il servizio ferroviario?
«Guardi, siamo tutti consapevoli della batosta in arrivo, ma appunto per questo occorre che l’esercizio ferroviario sia organizzato con la dovuta consapevolezza dei sacrifici imposti all’ utenza e con il coinvolgimento del territorio, ma che in cambio ci sia uno sforzo di efficienza. Si può anche risparmiare e offrire un buon servizio».
Anche i locali della stazione pare lascino a desiderare.
«E questo è un altro tema dolente. Tetti che crollano, infiltrazioni d’acqua nel bellissimo (un tempo!) salone doganale, sala d’ attesa chiusa, servizi igienici inutilizzabili, biglietteria ad orario ridotto e macchina distributrice spesso guasta. Tutto ciò costituisce un danno all’immagine di una città di frontiera e alla stessa ferrovia. Basti pensare al mercoledì, giorno di mercato che vede Luino invasa da migliaia di visitatori stranieri».
Che succederà venerdì prossimo?
«Speriamo che i cittadini partecipino ad un raduno molto atteso e mai finora attuato. Non bastano i soli mugugni o le proteste alla spicciolata. Se è vero che l’unione fa la forza, quella degli enti locali potrà produrre qualcosa di buono. L’assessore Cattaneo ha promesso tutto il suo sostegno e speriamo che emergano i risultati».
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