Aldo Cazzullo presenta Viva l’Italia
Gli Amici del Liceo di Luino con il Liceo Scientifico V. Sereni e il Centro Culturale Frontiera organizzano l'incontro per il 10 novembre
Gli Amici del Liceo di Luino con il Liceo Scientifico V. Sereni e il Centro Culturale Frontiera organizzano in data 10 novembre 2010 alle ore 21 la presentazione del libro “Viva l’Italia” di Aldo Cazzullo. "E’ un grande onore per gli Amici del Liceo e il Liceo Sereni poter annoverare tra i propri ospiti un giornalista di chiara fama e del calibro di Aldo Cazzullo, notissimo editorialista del Corriere della Sera – dichiara il consigliere comunale di Luino e portavoce degli amici del liceo Alessandro Franzetti – e proprio per questo abbiamo voluto che ad organizzare insieme a noi l’incontro ci fossero gli amici del Centro Culturale Frontiera, una tra le realtà culturali più importanti dell’Alto Varesotto. Ringrazio il Comune per il Patrocinio, e sono fiero di poter dire che la presentazione del libro "Viva l’Italia" è il miglior modo di iniziare i festeggiamenti per il centocinquantesimo dell’ unità del nostro amato paese. L’ Italia, seppur tra mille problemi, è un grande paese che va amato e di cui dobbiamo essere fieri". Durante la serata, moderata da Pasquale Diaferia, il giornalista del Corriere della Sera introdurrà alla lettura del suo scritto con la dialettica che l’ha reso celebre.
“Talora parliamo dell’Italia come se non fosse una cosa seria. E ci pare impossibile che siano esistiti uomini e donne per cui l’Italia era un ideale che valeva la vita e per cui “Viva l’Italia!” furono le ultime parole”. In questa frase, stampata sulla quarta di copertina, Aldo Cazzullo punta dritto al nostro cuore, smuove antichi ideali, quelli di coloro che hanno lottato per riunirci combattendo per l’Italia e per gli Italiani, quella stessa gente il cui sangue scorre ancora nelle nostre vene. Sfogliando le pagine del suo libro, nei nostri occhi scorrono ancora le immagini vivide delle narrazioni dei nostri nonni che hanno vissuto la guerra in prima linea, e riaffiorano ancora alla mente i racconti appassionati degli episodi più toccanti che la voce talvolta partecipe, talvolta spezzata dall’emozione, descriveva con partecipazione. Cazzullo vuole provocare una presa di coscienza: la nostra nazione, descritta da tutti gli studiosi internazionali più celebri come un vero e proprio museo a cielo aperto, va difesa, rispettata, salvaguardata. Ma non lo chiede solo lui, lo dobbiamo a chi ha scritto con la sua esistenza la nostra storia: geniali artisti, creativi illustri, ma anche i soldati semplici che hanno donato la loro vita che permetterci di affermare “Sono Italiano”. Aldo Cazzullo ha scritto un libro di storia e, insieme, politico: il racconto è privo di retorica e ricco di tanti dettagli curiosi – dell’idea di patria, dei protagonisti del Risorgimento e della Resistenza, dei combattenti che sono morti gridando “Viva l’Italia”; con un capitolo sulla Grande Guerra – Ungaretti in uniforme, Gadda indignato da “La grande guerra” di Monicelli che considera antipatriottico – e un capitolo sui caduti dell’Iraq e dell’ Afghanistan. Accanto alla narrazione, una forte tesi politica in difesa dell’Unità nazionale e di un dato storico: in epoche diverse gli italiani hanno dimostrato di saper combattere per un’idea di Italia che non fosse solo quella del Belpaese e del “tengo famiglia”.
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