In città i lavori di pubblica utilità per i colpevoli di reati minori
Sioddisfatto il sindaco Andrea Pellicini: "Concreta una concreta opportunità di riscatto sociale"
Al via una convenzione tra la Città di Luino e il Tribunale di Varese per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità.
Tale convenzione è stata stipulata tra il Comune di Luino e il Tribunale di Varese su delega del Ministero della Giustizia per lo svolgimento di lavoro di pubblica utilità ai sensi dell’art. 54 del D. L. vo 28 agosto 2000, n. 274, e del decreto ministeriale del 26 marzo 2001. A norma del suddetto articolo, il giudice di pace può applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato. Tale attività sarà svolta in conformità con quanto disposto nella sentenza di condanna, nella quale il giudice, a norma dell’articolo 33 comma 2, del citato decreto legislativo, indica il tipo e la durata del lavoro. Il Comune di Luino ha individuato il Servizio Personale, quale ufficio preposto, individuando il settore di inserimento del condannato e seguendone l’attività lavorativa. I dirigenti dei rispettivi settori provvederanno a coordinare la prestazione dell’attività lavorativa dei condannati, impartendo loro le relative istruzioni.
I soggetti incaricati, ai sensi dell’articolo 3 della presente convenzione, di coordinare le prestazioni lavorative dei condannati e di impartire a costoro le relative istruzioni dovranno redigere, terminata l’esecuzione della pena, una relazione che documenti l’assolvimento degli obblighi inerenti al lavoro svolto dal condannato.
“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa proposta del Tribunale di Varese, nella consapevolezza che il lavoro di pubblica utilità, in sostituzione delle pene comminate dall’autorità giudiziaria, – commenta il Sindaco Andrea Pellicini – possa costituire una concreta opportunità di riscatto sociale per il condannato e, allo stesso tempo, una preziosa risorsa per le attività ordinarie del Comune di Luino”.
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