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È distribuzione Sestoinsieme

Nel numero in distribuzione in questi giorni un editoriale dedicato ai 150 anni dell'unità

 È da ieri è in distribuzione a tutte le famiglie il nuovo numero di SESTOINSIEME(è disponibile anche in sede e in edicola).

L’editoriale è dedicato al 150° dell’Unità, non solo per la tradizione fortemente legata alle vicende garibaldine (lo sbarco a sesto del 1959 dei cacciatori delle Alpi, de Cristoforis, il grande quadro di Sesto che verrà esposto al Quirinale nel 2011 ecc ) ma anche perchè la redazione lo ritiene un tema niente affatto retorico, ma che aiuta a parlare dell’Italia di oggi.
L’ editoriale propone ai setesi, alle associazioni, alle scuole e al Comune di dedicare la celebrazione al tema della SCUOLA E DELL’EDUCAZIONE con l’obbiettivo di ricostruire, con memorie e documenti, la lunga storia delle nostre scuole e dei nostri maestri e maestre e prof e…..
altri temi trattati: la questione dell’arsenico, i problemi nei quartieri, le proposte di Insieme per Sesto per il bilancio 2011, il ritardo clamoroso del PGT, la mozione approvata in Provincia contro la navigazione privata sul ticino a valle della miorina concerti dei giovani ecc…da segnalare l’intervista all’ex sindaco Chierichetti che parla delle vicende dei fondi per l’esproprio del terreno piscina.

 
L’anno che verrà
Per Sesto, per la sua tradizione, per i suoi luoghi il 2011 non sarà un anno qualunque. Ma quando pensiamo ai 150 anni che compie l’Unità d’Italia non pensiamo affatto a una commemorazione: pensiamo al domani. Ripercorrere le tappe e i cambiamenti della nostra storia significa riconoscere i pilastri su cui appoggiare il futuro. Nei decenni successivi all’unità riconosciamo il nascere degli ideali socialisti e cristiano sociali, le idee di solidarietà, di mutualità, di auto organizzazione che ritriviamo nella storia della vetreria operaia, in quella dei circoli e delle cooperative. Nel Centro Sociale dell’Abbazia. Nelle vicende del ‘900 e nel dramma delle due guerre che hanno devastato l’Europa riconosciamo la spinta all’Unione Europea, che da noi si concretizza nel CCR di Isapra e nell’aiuto al recupero del Parco Europa. Nella Resistenza, alla quale tanti giovani sestesi hanno dato un contributo generoso, e nella Costituzione repubblicana vediamo l’origine di conquiste sociali, di una crescita economica e di un risveglio culturale e civile che hanno trasformato la fragile e arretrata nazione di 150 annnni fa, fatta per l’87% di analfabeti, nell’Italia che nel 2000 si è posta alla giuda dell’Europa.
Confrontare le pagine del Risorgimento, scritte da una piccola gloriosa minoranza, alla realtà di oggi,
consente di cogliere, soprattutto a partire dallo spartiacque del 1968, la vastità del cambiamento nella
partecipazione e nel protagonismo specie dei giovani e delle donne.
Un cambiamento ‘figlio dei tempi’, ma che non poteva avvenire senza lo sforzo di formazione individuale che è avvenuto grazie alla diffusione dell’istruzione pubblica. Se non è stata l’unico, certo la scuola è stata uno dei più importanti fattori di trasformazione, ma è certo stato tra i più importanti dando a ciascuno i mezzi per comprendere il proprio ruolo nella società.

È per questo che proponiamo LA SCUOLA come tema delle celebrazioni sestesi del 150 dell’Unità. Sia il ricordo delle nostre scuole, anzi meglio delle nostre maestre dei nostri maestri il modo di ripensare il passato per guardare al futuro. Pensiamo a chi insegnava l’ABC ai nostri contadini in miseri locali sottratti alle osterie, alle maestre delle prime scuole comunali. dell’avviamento, Pensiamo alle maestre d’asilo, alle Suore, ai professori dell’avviamento e delle medie. A quelli delle 150 ore per gli operai, a quelli dei corsi per stranieri a quelli dell’Unitre. Pensiamo a tutti.

Vogliamo decicare il 2011 ad una grande ricerca di memoria collettiva per ricomporre un mosaico di ricordi, dai più lontani ai più recenti, delle persone che hanno contribuito a crescere i sestesi di ieri e di oggi. Vogliamo farlo insieme ai Sestesi, alle loro associazioni, alle realtà scolastiche e parrocchiali, all’amministrazione comunale, ai partiti politici.

Vogliamo celebrare il passato in ciò che ha fatto di più importante: educare i giovani a costruire giorno per giorno il futuro.

Pubblicato il 08 Dicembre 2010
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