“Abbiamo l’ascia etrusca e non la svastica”
I responsabili del movimento, smentiscono di aver commemorato la “Strage di Acca Larentia” durante il convegno organizzato a Luino, a Palazzo Verbania sabato 15 gennaio
Il "Movimento Patria Nostra" invia un comunicato agli organi di stampa per spiegare la sua posizione rispetto ai fatti raccontanti ieri, sabato 15 gennaio. Nello specifico, i responsabili del movimento, smentiscono di aver utilizzato simboli fascisti durante il convegno organizzato a Luino, a Palazzo Verbania.
I sottoscritti Valerio Arenare e Luigi Cortese, in qualità rispettivamente di “Segretario Nazionale” e “Vice Segretario Nazionale – Coordinatore Nord Italia” del “Movimento Patria Nostra”, appresa la falsa notizia data dagli organi di stampa sia On Line che cartacei e ripresa a sua volta da rappresentanti del “Partito Democratico” e de “L’Italia dei Valori”, vogliamo smentire con la presente ogni addebito di commemorazione della “Strage di Acca Larentia”. Il nostro convegno come si evince dal titolo era per presentare le linee politiche del 2011 e conseguentemente presentare il nostro Movimento alla cittadinanza vista l’incarico conferito al sig. Giuseppe Cannarozzi di Responsabile per la Provincia di Varese.
Al nostro convegno oltre a liberi cittadini, che ci hanno onorato della loro presenza, hanno partecipato anche il Consigliere Comunale Vittorio Sarchi, l’addetta stampa del Comune di Luino Simona Fontana, il responsabile per la Provincia di Varese de “La Destra” Nello Riga ed un rappresentante del Movimento Nazional Popolare Adriano Rebecchi. Il convegno ha trattato esclusivamente la presentazione del Movimento alla cittadinanza e l’esemplificazione dei punti del nostro programma, è stato seguito da un interessante dibattito con i presenti su vari temi di interesse nazionale dove ci è stata chiesta la nostra posizione in merito. Non ci sono stati ne commemorazioni e ne cenni alla “Strage di Acca Larentia”, i manifesti inquisiti e soggetti a tale situazione sono stati affissi da un simpatizzante durante lo svolgimento del convegno stesso a nostra completa insaputa. La stampa ci ha definiti “Nazi-Fascisti” ed ha asserito che è intervenuta la Polizia di Stato, smentiamo assolutamente tale dichiarazione nessun esponente della Polizia di Stato è intervenuto per il semplice motivo che non era necessario visto che si trattava di un semplice convegno programmatico di un Movimento Politico e non di una commemorazione come hanno deliberatametne strumentalizzato la stampa e le parti politiche interessate, hanno perfino storpiato il nostro simbolo asserendo che al centro del cerchio tricolore fosse presente un “martelletto che riporta alla simbologia nazi-fascista” chiariamo che nel nostro simbolo è presente un’Ascia Etrusca, sfidiamo chunque a darci un chiaro riferimento di questo simbolo al nazi-fascismo.
Con la presente diffidiamo chiunque a continuare a fare illazioni, a pubblicare notizie e ad usare il nostro Movimento per attacchi ad altri personaggi politici, chiediamo formalemente a tutti gli organi di stampa coinvolti ed i rappresentanti politici a porgerci le loro scuse per gli attacchi fatti, se si continuerà in questo senso ci vedremo costretti a difenderci da tali illazioni. Ci rendiamo disponibili personalmente a chiarire questa incresciosa situazione in qualunque momento ed in qualunque sede per poter sedare questo disguido.
Valerio Arenare, Movimento Patria Nostra – Segretario Nazionale
Luigi Cortese, Movimento Patria Nostra – Vice Segretario Nazionale – Coordinatore Nord Italia
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Risponde la redazione di VareseNews.
Alcune puntualizzazioni. Sul fatto che sia stato un errore collegare l’ascia etrusca ad una simbologia nazifascista probabilmente hanno ragione i membri di "Patria Nostra". E probabilmente anche per quanto riguarda il fatto che il convegno tenutosi a Luino a Palazzo Verbania sabato 15 gennaio non fosse tutto centrato sulla commemorazione della strage di Acca Larentia. Resta però il fatto ineludibile che i manifesti con la croce celtica, le braccia tese e la firma inequivocabile "I camerati" siano stati affissi sulla porta del palazzo comunale che ha ospitato il "Movimento Patria Nostra". Così come non è difficile collegare gli appartenenti allo stesso movimento a simpatie fasciste: basta guardare sulla pagina Facebook ufficiale del movimento e curiosare tra le fotografie presenti e i dubbi sono fugati. Davanti al palazzo c’era poi un gazebo con lo stesso manifesto che abbiamo pubblicato in foto nell’articolo di sabato 15 gennaio: dire che è stata l’iniziativa di un simpatizzante all’insaputa degli organizzatori è una presa in giro e un’offesa all’intelligenza degli interlocuotori. E ancora: la camionetta della Polizia di Stato non ce la siamo inventata, sono in molti ad averla vista e noi abbiamo semplicemente riportato che è intervenuta sul posto per controllare che tutto filasse liscio, senza aggiungere altri particolari che non possiamo conoscere. Da parte nostra non c’è nessuna intenzione di criminalizzare "Patria Nostra" nè tanto meno di attaccare altri fantomatici soggetti politici: ci siamo limitati a registrare un fatto secondo noi grave. Le affermazioni dei responsabili del movimento in questione poi non fanno che "aggravare" la posizione del Comune di Luino: se infatti, come riportato nella nota pubblicata sopra, al convegno c’era un esponente del consiglio comunale e addirittura l’addetta stampa del Comune, il fatto che non si siano accorti di croci celtiche, braccia tese e della firma sul manifesto "I camerati" rende il tutto ancora più grave. Se il sindaco può essere in parte assolto poichè non era presente, chi c’era doveva avvertire le autorità competenti: e ricordiamo che la massima autorità sul territorio comunale è proprio il sindaco.
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