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Sequestrato un cantiere irregolare

A seguito di un controllo dell'ispettorato del lavoro sono state denunciate cinque persone e scoperti sette lavoratori in nero

Cinque persone sono state denunciate a seguito delle irregolarità riscontrate in un cantiere edile di Ranco. Sul posto, dove è in corso la ristrutturazione di un edificio a più piani ad uso residenziale, sono arrivati nella giornata di ieri gli ispettori del lavoro in forza alla Direzione Provinciale del Lavoro di Varese con gli uomini del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Lavoro e i carabinieri di Angera.
Durante la verifica, iniziata nella mattinata, tra i numerosi lavoratori, italiani e stranieri si è scoperto che sette lavoravano in nero e tra questi due egiziani sono risultati clandestini: per uno sono scattate le manette per violazione del decreto di espulsione, mentre per l’altro una denuncia a piede libero per violazione degli obblighi inerenti al soggiorno e per soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Per i controlli relativi alla disciplina in materia sicurezza dei luoghi di lavoro, il personale del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha rilevato "numerose e gravi violazioni oltre all’inosservanza dell’art. 451 cp riguardante omissioni colpose di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro. In particolare è stata rilevata la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, la mancanza di protezioni contro le cadute dall’alto dei lavoratori operanti e non è stata assicurata la viabilità all’interno del cantiere, inoltre, le opere provvisionali non erano state allestite con buon materiale e a regola d’arte così come i ponti su cavalletti non erano conformi ai requisiti di sicurezza".

A seguito di queste inadempienze cinque persone sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Varese, tra le quali il coordinatore per la sicurezza del cantiere e ben quattro datori di lavoro delle imprese esecutrici dei lavori. L’intera area di cantiere è stata sottoposta a sequestro preventivo e per le quattro imprese impegnate nei lavori è stata decretata la sospensione dell’attività
imprenditoriale per l’impiego di manodopera in nero. Nel complesso sono state comminate ammende per 142.600 euro e sanzioni amministrative per 7.450 euro. 

Pubblicato il 19 Febbraio 2011
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