Da Luino a Maccagno a piedi: un’odissea
La denuncia da Sinistra Ecologia Libertà coordinamento Alto Verbano
I lavori sulla strada statale 394 che collega Luino con Maccagno per quanto riguarda i ritmi di lavoro lascia perplessi, invece per la fluidità del traffico automobilistico sembra che funzioni, però esiste un però.
Qualche domenica fa ci siamo accorti, casualmente, di una pericolosa carenza sul piano della sicurezza per quanto riguarda la mobilità lenta pedonale, abbiamo avvisato subito i due Sindaci che non sembra abbiano potuto fare molto per risolvere il problema.
Ma qual é questo problema?
Provate a fare una passeggiata tra Luino e Maccagno e lo capirete subito.
Vi troverete obbligati ad entrare nell’ultima galleria prima di raggiungere Maccagno, perché la frana della Madonnina, ormai successa più di un anno fa, ha interrotto il suggestivo percorso pedonale ripristinato e felicemente arredato dall’Amministrazione Comunale sulla vecchia strada di collegamento.
Evidentemente ci rendiamo conto che la causa del disagio è di difficile soluzione, ma questo non giustifica l’atteggiamento rinunciatario dei nostri Amministratori.
È vero che passare in galleria non è una felice soluzione, ma lo è ancor meno dover camminare sulla carreggiata stradale dove transitano tutte le macchine.
Questa situazione promiscua e pericolosa, evitata con il ripristino della passeggiata pedonale/ciclabile a lago, oggi dovendola riproporre viene amplificata dalla presenza, sulle banchine laterali (piccolo rialzi larghi cm. 60, piccoli ma sufficienti per il singolo pedone), di paletti catarifrangenti che ne impediscono l’uso pedonale (segnaliamo oltretutto il loro pessimo stato di manutenzione oltre che la presenza di alcuni tombini senza la dovuta copertura).
Capiamo che le banchine non sono state pensate e costruite per semplificare la vita ai possibili pedoni ma, in una situazione d’emergenza troviamo che le si possa "interpretare" differentemente.
Prima di tutto con la nuova illuminazione i catarifrangenti non hanno più un gran senso e secondo togliendoli si eviterebbe, provvisoriamente, al pedone di camminare sulla carreggiata stradale.
Oltre a questa soluzione, evidentemente non sufficiente per mettere in sicurezza l’utente camminatore, bisognerebbe fare altri accorgimenti: segnalare all’ingresso della galleria, con cartelli o altro, agli automobilisti la possibilità di trovarsi in presenza di pedoni che transitano a pari diritto; altro accorgimento potrebbe essere quello di “incollare” delle strisce arancioni, a riduzione della carreggiata, in modo da evidenziare maggiormente il percorso pedonale.
In ogni caso riteniamo politicamente scorretto dimenticarsi o sottovalutare il problema.
Non è accettabile pensare che non si possa più andare da Luino a Maccagno a piedi in sicurezza!
Capiamo che siamo in una situazione d’emergenza. La frana, che ci auguriamo venga affrontata e sanata al più presto con un immediato e adeguato investimento di risanamento geologico, potrebbe ancora, temporaneamente, impedire il passaggio, ed è per questo motivo che riteniamo opportuno introdurre un transitorio "buon senso" (la soluzione meno peggio); buon senso che servirebbe ad evitare che alcuni pedoni temerari possano decidere di attraversare l’attiva frana , oppure, possano evitare di farsi schiacciare da qualche automobilista poco attento perché convinto d’essere l’unico padrone della strada.
Sinistra Ecologia Libertà
coordinamento Alto Verbano
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