L’omaggio della Moratti a Greppi: “Un esempio per tutti”
Il sindaco di Milano è stato in visita alla tomba della famiglia angerese per ricordare l'insegnamento del primo cittadino del capoluogo lombardo dopo la Liberazione
«Antonio Greppi è stato un personaggio chiave non solo per la città di Milano, un esempio per tutti». Con queste parole, il sindaco Letizia Moratti ha reso omaggio nella mattinata di ieri all’avvocato angerese che divenne, dopo la guerra, il primo cittadino del capoluogo lombardo. Arrivata intorno alle 11.30, con un elicottero privato atterrato al campo sportivo della cittadina, è stata accompagnata dal sindaco Vittorio Ponti al cimitero, dove si trova la tomba della famiglia Greppi. «La visita di oggi – ha detto di fronte a un gruppo di cittadini – è un riconoscimento nei confronti di una personalità fondamentale, simbolo di ricostruzione, unità e riconciliazione. Mai come in questo momento il nostro Paese ha bisogno di modelli di vita come questo». Ad accoglierla oltre agli amministratori locali anche i familiari di Greppi che le hanno consegnato un volume firmato da Bianca Dal Molin, la nipote, che ha raccolto le memorie del nonno unendole a un’accurata attività di ricerca. Una biografia che il sindaco ha chiesto di pubblicare e diffondere in quanto «documento di interesse pubblico». Accanto a quella del comune, è stata deposta una corona di fiori come omaggio della Città di Milano. Prima di lasciare il cimitero, la Moratti si è poi fermata qualche istante davanti alle tombe dei caduti angeresi.
«Celebrare il 25 aprile – ha detto nel suo discorso ai cittadini il sindaco di Angera, Vittorio Ponti – è un dovere di riconoscenza nei confronti dei tanti eroi che hanno perso la vita nel segno di un ideale. Persone che sono morte durante la guerra e la Resistenza nel nome di quei valori che sono oggi racchiusi nella nostra Costituzione. Ogni tentativo di cambiarla dovrà avvenire quindi in conformità di quei valori che oggi ricordiamo». Sulla figura di Greppi Ponti ha precisato «È vero che è stato il primo sindaco di Milano dopo la Liberazione ma lo è anche stato della nostra città, seppur solo per pochi giorni».
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