“Ma quale tangente, era una sponsorizzazione”
La difesa dell’assessore Catalani, in carcere a Busto Arsizio per concussione: “Finanziamento alla luce del sole, il sindaco sapeva tutto”. Domani o sabato l’interrogatorio
Si svolgerà venerdì 15 luglio o al più tardi sabato 16 l’interrogatorio di Vincenzo Catalani, l’assessore alla Polizia locale e al Controllo del territorio del Comune di Angera arrestato ieri dai Carabinieri di Sesto Calende con l’accusa di concussione. La Procura di Busto Arsizio ha richiesto oggi la convalida dell’arresto; il giudice per le indagini preliminari ha 48 ore di tempo per convocare l’udienza, nel corso della quale verrà sentito anche l’indagato. Nel frattempo, la difesa prepara le sue indagini: l’avvocato Pierpaolo Caso, che assiste l’assessore, in mattinata ha parlato a lungo con il suo cliente e con altri membri dell’amministrazione.
“Il mio cliente – spiega il legale – contesta recisamente ogni accusa. Tutta la città di Angera sa benissimo che da tempo la ditta Rialti aveva espresso la volontà di sponsorizzare diverse realtà sportive cittadine e per questo motivo aveva destinato all’assessore la somma in questione: sono in possesso di una regolare fattura da 2000 euro più IVA, sarebbe assurdo pensare a una tangente con questa modalità”. Il denaro incassato da Catalani, che è anche presidente della locale squadra di calcio, sarebbe dunque un semplice contributo per finanziare le associazioni sportive di Angera: “Il sindaco e il vicesindaco sono perfettamente al corrente della situazione – continua l’avvocato – tanto che in passato i finanziamenti privati erano stati utilizzati per realizzare il campo da bocce sul lungolago. Si tratta di un accordo alla luce del sole, se poi c’è stata qualche violazione amministrativa lo si vedrà in altra sede; Catalani è un imprenditore impegnato da anni nel volontariato e non ha certo bisogno di rubare una cifra simile. Il mio assistito non si capacita di quanto è successo, gli sembra di vivere in un incubo: aspettiamo l’udienza di convalida per dimostrare che l’accusa è totalmente infondata”.
Nessun commento per ora dall’amministrazione comunale, che preferisce attendere gli sviluppi della vicenda.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.