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Il Comune alla guerra con il bruco urticante

Disinfestazione programmata per il prossimo martedì 26 luglio: l’amministrazione comunale contro l’Euproctis chrysorrhoea

Il territorio del Comune di Sesto Calende è stato infestato dall’Euproctis chrysorrhoea, che ha provocato  pesanti ripercussioni sulla salute (orticarie) e la qualità della vita delle persone, nonché un danno forestale alle piante colpite. Il fenomeno ha iniziato a manifestarsi nella primavera del 2009, aggravandosi poi nell’estate del 2010. L’euprottide è un insetto appartenenti all’ordine dei Lepidotteri (farfalle). L’Euproctis chrysorrhoea è una specie che si nutre di diverse latifoglie forestali e piante arbustive spontanee, nonché alberi da frutta. Le farfalle compaiono in campo da giugno ad agosto. Le larve nascono a fine estate e si alimentano in gruppo. In autunno le larve costruiscono piccoli nidi biancastri sulla parte periferica delle chiome delle piante, nei quali trascorrono l’inverno. In marzo-aprile le larve riprendono a nutrirsi e, nella primavera inoltrata, perdono l’istinto gregario e si disperdono sulle chiome, dove tra foglie accartocciate raggiunta la maturità si trasformano in crisalidi. Le larve di euprottide sono facilmente riconoscibili per la presenza sul dorso di due vistosi tubercoli rosso arancione.
 
Oltre ai danni apportati alle piante che in alcuni casi vengono anche completamente defogliate, le larve dell’euprottide hanno un forte potere urticante e possono generare allergie ed irritazioni cutanee all’uomo e agli animali domestici. Tali effetti sono causati dalla presenza di numerosissimi peli urticanti sulle larve. Prodotti esclusivamente dalle larve, i peli vengono prima intessuti nel bozzolo a protezione della crisalide e poi «raccolti» dalle femmine adulte per sfregamento dell’addome. I peli urticanti sono piccole strutture che si trovano sul dorso delle larve e negli stadi di sviluppo successivi (crisalide, farfalla, uova) e hanno una funzione protettiva contro i predatori. Sono minuscoli: 0,1 – 0,2 mm (per la Processionaria; nel caso dell’Euprottide i peli sono ben visibili e di colore dorato). Sono numerosi: 600.000 per larva e sono persistenti: restano nel nido, sulla corteccia, nell’erba, nelle foglie secche e sui vestiti; possono venire trasportati anche dal vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose). Il contatto con i peli urticanti può avvenire in modi diversi: se si sosta sotto o nelle vicinanze di alberi o di arbusti infestati; i peli si trovano nell’aria e possono essere trasportati fino a una distanza di 200 metri. Se si toccano i nidi o le larve. Se si effettuano lavori che causano la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti che riposano al suolo, ad esempio rastrellare le foglie secche e l’erba falciata, falciare l’erba. Se si toccano o si lavorano cortecce che hanno ospitato un nido di Euprottide che si possono trovare nella zona esterna dell’albero o dell’arbusto, sui rami. A seconda della zona del corpo interessata, diversi sono i sintomi: in caso di contatto con la pelle: apparizione di una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sì sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo: il sudore, lo sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli. In caso di inalazione: i peli urticanti irritano le vie respiratorie. Tale irritazione si manifesta con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l’asma).
Le larve possono risultare pericolose anche per alcuni animali domestici, come ad esempio il cane. Per cui particolare attenzione deve essere posta nel condurre tali animali nelle aree sede di infestazione.
 
Il metodo più idoneo per intervenire sull’euprottide è la lotta microbiologica, mediante l’utilizzo di insetticida biologico Bacillus thuringiensis kurstak, che è un batterio che colpisce le larve distruggendole. Tale insetticida colpisce solo alcune specie di insetti, dunque non risulta pericoloso per la biodiversità delle zone trattate e non ha alcuna attività su organismi animali, né è tossico per l’uomo. Viste le numerose segnalazioni ricevute dall’ASL, dai cittadini e dalle associazioni agricole, l’Amministrazione Comunale ha deciso di provvedere all’intervento per mitigare il fenomeno nella stagione futura, attivandosi per l’esecuzione di un trattamento antiparassitario mediante volo aereo, che verrà effettuato con un elicottero Lama SA 315 B da una ditta specializzata. Tale intervento interesserà le zone boschive maggiormente colpite dal fenomeno e cartografate dal Parco del Ticino che ha collaborato con il Comune per affrontare l’emergenza. Pertanto su indicazione del Parco del Ticino e dell’agronomo del Comune, che hanno monitorato le aree colpite dall’euprottide al fine di identificare il momento più opportuno per effettuare l’intervento, è stato programmato per la prima mattinata di martedì 26 luglio 2011 il trattamento antiparassitario mediante volo aereo da eseguirsi sui boschi compresi tra le località di Cocquo e Bilesa/Monastero. La scelta di tali aree è stata effettuata per salvaguardare le aree prossime a zone abitate limitrofe ai boschi e a zone comunque frequentate, come attività di prevenzione per infestazioni nella futura stagione.
In caso di condizioni meteo avverse l’intervento verrà effettuato il giorno successivo o comunque il primo giorno disponibile. Durante la disinfestazione non si potrà pertanto accedere alle aree interessate dal trattamento. In ogni caso si sottolinea che tale intervento non può essere risolutivo se non accompagnato dall’intervento dei singoli sulle piante che si trovano nei giardini di proprietà, ovviamente da attuarsi da terra mediante ditte specializzate. Si rammenta infatti che già nel 2010, al fine di contrastare la diffusione di tale insetto, il Sindaco ha emesso un ordinanza che impone ai proprietari dei terreni ove si riscontri la presenza di Euprottide la lotta obbligatoria all’insetto. Pertanto si invitano tutti i cittadini che si trovano nelle zone interessate a effettuare interventi con ditte specializzate, ovviamente da terra. La copia dell’ordinanza e ulteriore materiale informativo in materia può essere reperito sul sito del comune di Sesto Calende www.comune.sesto-calende.va.it – sezione “Ambiente”.

Pubblicato il 21 Luglio 2011
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