“Sul caso Catalani il sindaco scelga da che parte stare”
I consiglieri Alessandro Molgora ed Eraldo Oggioni replicano al primo cittadino: «Non avrebbe dovuto tacere per un mese»
Le parole del sindaco di Angera Magda Cogliati, intervenuta sulla vicenda Catalani per precisare la posizione della giunta accendono le reazioni delle minoranza. «Sindaco – commenta il consigliere Alessandro Molgora del gruppo Cambiangera – o siete a conoscenza e quindi ammettetelo oppure dovete smetterla di dimostrare vicinanza ad una persona che la sta calunniando e soprattutto sta disonorando le due più alte cariche del nostro Comune. Scelga, ma lo faccia con coraggio o con onore, una volta per tutte. Questo atteggiamento intermedio le è concesso solo da libera cittadina, non da Sindaco».
Con una nota della giunta il primo cittadino aveva ribadito di essere stata informata, esclusivamente, dell’esistenza di una sponsorizzazione da parte di un’azienda locale da destinare alla realizzazione di un campo da bocce provvisiorio in occasione della "Festa dello sport" angerese. Una presa di posizione che per l’avvocato di Vincenzo Catalani, Paolo Caso «avrebbe dovuto emergere con chiarezza fin dall’inizio» e che per le opposizioni, non è sufficiente: «Ci eravamo illusi – prosegue il consigliere Molgora – che di fronte alle richieste delle minoranze, finalmente lei sentisse il dovere di dire la verità. E invece no, leggendo quanto affermato dall’avvocato dell’ex assessore Catalani sembra di capire che senza una risposta lui li avrebbe citati in giudizio. L’avvocato e Catalani si aspettavano una ammissione pubblica in consiglio comunale? Perché uscire adesso se anche in consiglio alle nostre richieste non era seguita alcuna spiegazione dei fatti? Politica del teniamo il posto più che si può? Per quale interesse visto che la vostra amministrazione è debolissima, timorosa, disunita ed ora, dopo la tardiva ammissione del sindaco avete dimostrato di essere anche facilmente condizionabili». Sentito, il sindaco, non lascia spazio alle critiche: «La nostra posizione sulla vicenda è sempre stata la stessa».
Maggiore coerenza è quanto chiede anche il consigliere della Lega Nord, Eraldo Oggioni: «Se quanto pubblicato corrisponde al vero, il sindaco e la giunta hanno negato a mezzo stampa di essere stati a conoscenza dei fatti ed in consiglio si sono trincerati dietro il segreto istruttorio, come se oggi il segreto improvvisamente si sia sciolto. Ritengo che le manifestazioni di solidarietà del sindaco e di altri della giunta a Catalani siano un fatto vergognoso, ancor più oggi che ammettono finalmente di aver saputo e taciuto. Loro non sono solidali a Catalani, sono quelli che col loro silenzio lo hanno condannato, sono quelli che nascondendosi all’opinione pubblica hanno permesso che Catalani venisse messo alla gogna. Perché è questa la vera condanna per un uomo. Non mi sono mai espresso su Catalani ma a questo punto, alla luce degli ultimi fatti, mi sento in un certo modo dalla sua parte, dalla parte di chi è stato abbandonato e tradito. Bastava dire subito a tutto il mondo quello che si è letto sui giornali, non restare un mese in silenzio. Non interessa più chi verrà assolto e chi condannato, per me la sentenza di condanna morale dell’amministrazione è già passata in Cassazione».
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