“Aiutateci a ricomprare il bosco di San Martino, diventerà un parco”
Il sindaco Cerutti lancia un appello per salvare 104mila metri di collina: «Per acquistarla servono ancora 150mila euro, li raccoglieremo tra i cittadini»
Per salvare un parco sulla collina di San Quirico e proteggerlo da ogni tentativo di costruzione i cittadini del piccolo comune di Ranco, sul lago Maggiore, hanno deciso di comprarselo. Si tratta di una vasta area di bosco situata sul colle che il paese condivide con il vicino comune di Angera. Un terreno, in località San Martino, che è stato protagonista di una battaglia legale durata quasi quarant’anni tra il comune e i suoi proprietari. Ora l’amministrazione ha la possibiltà di riacquistarlo ma le risorse a disposizione, seppur consistenti (circa 150mila euro) non sono abbastanza. Il sindaco Francesco Cerutti non ha però intenzione di mollare e ha deciso di chiedere aiuto ai suoi concittadini e ad alcuni sponsor privati per arrivare a raddoppiare la cifra da offire. «Si tratta di una zona boschiva isolata che alla fine degli anni Sessanta fu acquistata da un privato – spiega Cerutti -. Sul terreno allora di circa 63mila metri quadrati insisteva una lottizzazione pari a circa 30mila metri cubi di edificato. Nel corso degli anni lo stesso proprietario ha acquistato anche altre porzioni di bosco per un totale finale di 104mila metri quadrati. All’inizio degli anni Settanta è stata rilasciata una concissione edilizia, poi revocata per diversi motivi dal comune. Da lì è iniziato il contenzioso giudiziario che si è trascinato fino ai giorni nostri».
Fino allo scorso anno quando la sezione IV del Consiglio di Stato ha messo finalmente termine alla vicenda negando ogni possibilità edificatoria in quella zona. «Il Consiglio ha riconosciuto il pregio naturalistico di quell’area ma ha lasciato anche la porta aperta per la proprietà di ricevere, da parte del comune, una sorta di indennizzo monetario per la mancata edificabilità degli anni Settanta, per il periodo trascorso senza però stabilirne l’ammontare». In altre parole sarà il comune a dover fare un’offerta che il proprietario dovrà valutare. «Per Ranco e la nostra amministrazione è importante mantenere quell’area così com’è e oggi con l’idea che possa diventare un parco pubblico libero a tutti coloro che vogliono e amano godere del verde e della natura. Per fare questo l’unica via è quella di fare alla proprietà un’offerta di indennizzo e acquisire l’intera area. Da Provincia e Regione è molto improbabile che possano arrivare contributi finalizzati a questo fine ed il comune cn le sue forze non potrà mai arrivare a poter offrire una somma congrua. Da qui è nata l’idea di creare una sorta di fondazione pubblico/privato per raccogliere fondi sotto lo slogan "compriamo e salviamo un bosco"». La campagna di raccolta inizierà ufficialmente il prossimo autunno e saranno coinvolte anche le associazioni ambientaliste della zona (tra l’altro proprio lo scorso mese la Goletta dei Laghi aveva consegnato a Ranco le "vele blu" simbolo di attenzione e tutela del territorio). «Il comune – ha concluso Cerutti – può arrivare a mettere sul piatto circa 150mila euro come sforzo massimo, se si riuscisse a raddoppiare la cifra sono certo che la annosa vicenda si possa chiudere con un grande beneficio per la nostra comunità e le future generazioni. Certo il momento economico generale non è dei più felici ma bisogna essere ottimista e io lo sono».
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