Si aggirava armato di una calibro 9 e, secondo i carabinieri, era pronto ad entrare in azione insieme ad un complice: in manette, in pieno centro storico di Sesto Calende, è finito un pregiudicato lecchese di 36 anni, legato anche ad esponenti lombardi della criminalità organizzata. I militari di Sesto Calende (supportati anche dagli agenti della Polizia Locale) sono entrati in azione partendo dalla segnalazione di un cittadino, intorno alle 17 di lunedì, che parlava di una persona sospetta che era stata notata già domenica, a bordo di una Fiat Punto. Quando i carabinieri hanno fermato il pregiudicato, si è scoperto che aveva addosso anche una pistola calibro 9. Molto probabile è anche la presenza di un complice, che si è dileguato ma su cui si stanno facendo ulteriori indagini.
L’arresto è avvenuto in via San Bernardino, di fianco alla chiesa. Negli immediati dintorni ci sono una filiale bancaria, una gioielleria e un supermercato: possibili obiettivi per una rapina, secondo i militari. Infatti il 36enne italiano (residente ad Olgiate Molgora) ha precedenti specifici per questo reato, nonché per furto, rissa, spaccio di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale. Sono segnalate anche frequentazioni con esponenti della malavita organizzata, condannati per 416 bis.

Oltre che sul possibile complice, le indagini seguono anche la pista dell’arma rinvenuta: si tratta di una Smith&Wesson 9×21, con matricola visibile, probabilmente acquistata in Svizzera. All’arrestato sono statu sequestrati anche taglierini, un coltello, passamontagna, cappellini e guanti in lattice. Per questo, oltre che il possesso illegale di arma da fuoco, al 36 enne sarà contestata anche la tentata rapina.