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La minoranza attacca il sindaco: “L’asilo promesso è sparito”

Botta e risposta sui terreni di proprietà dell'azienda del primo cittadino. Insieme per Sesto lo accusa di conflitto di interesse, Colombo: "Non hanno altri argomenti"

sesto calende insieme per sestoInsieme per Sesto torna all’attacco contro il sindaco, Marco Colombo. Con una nota il gruppo di minoranza ha contestato duramente una modifica al Piano di governo del territorio relativa a una parte di un terreno del rione Mulini di proprietà della Enrico Colombo Holding, l’azienda di famiglia del primo cittadino sestese. "La modifica – scrivono i consiglieri del gruppo – ha determinato una chiara valorizzazione del lotto: la trasformazione della destinazione da servizio pubblico a edilizia non residenziale". L’opposizione sottolinea che il cambiamento è avvenuto senza alcuni forma di compensazione "diversamente da quanto avviene in casi analoghi per buona prassi urbanistica, secondo il principio della perequazione. L’opposizione ha anche ricordato che prima delle elezioni comunali del 2009, mentre il Pgt era in fase di redazione, Marco Colombo aveva manifestato all’amminsitrazione e all’estensore la volontà di realizzare un asilo nido. Una promessa finita nel nulla come s’è visto".

Insieme per Sesto parla esplicitamente di "conflitto d’interesse": "il sindaco dovrebbe essere il garante della corretta gesione e informazione su tutto ciò che avviene in Comune, egli non può evitare di rispondere in modo chiaro, completo e rispettoso della verità".

Accuse che il primo cittadino respinge nettamente e contro le quali promette battaglia, almeno dal punto di vista legale«L’opposizione – ha dichiarato Colombo – va avanti con questi attacchi stampa mirati a me e alla mia famiglia e sono deciso a tutelarmi. Il terreno di cui parliamo si trova a trecento metri dall’azienda della mia famiglia, ed era un’area già inserita da tempo nel Piano per gli insediamenti produttivi (Pip). Nel 2002, quando Insieme per sesto era a capo dell’amministrazione, sono andato dal sindaco e ho manifestato l’intenzione di costruire un asilo privato da dedicare a mio nonno. L’allora sindaco ha consentito e il terreno è diventato "area per servizi". Dopo le elezioni che ho vinto costruire un asilo in concorrenza con la struttura pubblica della mia città mi sembrava un controsenso e ho semplicemente richiesto di far tornare le cose com’erano prima. Alla votazione in consiglio per la modifica non ho partecipato, così come è previsto dalle regole sul conflitto di interesse. La variante è stata votata e la minoranza si è perfino astenuta. Una cosa però deve essere chiara: non c’è alcun progetto relativo alla costruzione di capannoni». 

Il botta e risposta continua: "Di fronte al dubbio – prosegue il gruppo di minoranza – se la ditta di famiglia abbia avuto un vantaggio dalle modifiche al Pgt senza corrispondere adeguate compensazioni, il sindaco deve rispondere in modo completo e trasparente: ci dica quanto è stata quanto è stata valutata e pagata l’area adiacente al capannone alla società di leasing; Qual è ora il suo valore dopo che ne è stata modificata la destinazione a edilizia non residenziale; Il maggior introito di ICI versato al Comune a seguito del cambiamento di destinazione; Quale attività – produttiva o commerciale – viene effettivamente svolta nel capannone affittato al centro commerciale Conforama e quali oneri ne derivano in caso l’utilizzo prevalente risultasse quello commerciale". «Io sono certo di non avere mai infranto la legge – ribadisce il sindaco che passa al contrattacco – Se la minoranza ha dei dubbi in merito perché non va dai magistrati? La verità è che noi stiamo facendo un ottimo mandato e che stiamo rivoluzionando la città. Loro non hanno argomenti e attaccano la mia persona e la mia famiglia. Mi chiedo dunque perché, quando erano in carica, hanno permesso scempi come l’immobile in pieno centro, in via Matteotti con un piano completamente abusivo? Oppure perché a Oneda c’erano più di settanta abitazioni senza agibilità? E i 300mila euro di oneri non riscossi dal comune? Su questo Insieme per Sesto dia delle risposte». 

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Pubblicato il 20 Gennaio 2012
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