Nuovi apparati per l’antincendio delle Valli del Verbano
Radio GPS, postazioni di controllo e automezzi per un intervento efficace negli incendi boschivi da parte del Coordinamento Antincendio Boschivo della Comunità Montana Valli del Verbano
Radio geolocalizzate e sistemi di gestione dell’emergenza fanno parte delle attrezzature tecniche di cui recentemente sono stati equipaggiati i volontari del COAV, Coordinamento Antincendio Boschivo della Comunità Montana Valli del Verbano. Le nuove strumentazioni permettono di avere un controllo estremamente preciso delle situazioni critiche, assicurando tempi rapidi di intervento e massima sicurezza nelle operazioni.
La strumentazione, acquistata grazie ad un contributo di 8.000 euro dalla Provincia di Varese ed altri 2.000 spesi dall’Ente montano, sono tre radio dotate di microfono GPS e un software per visualizzare a schermo posizione e movimenti delle squadre sul sistema cartografico web-gis, già in uso, della Comunità Montana.
Le apparecchiature si vanno a sommare all’unità operativa mobile, fornita di computer portatile e GPS per la localizzazione delle squadre nei boschi. Gli altri automezzi, che montano a bordo un sistema gps per cui possono essere localizzabili dalla sala operativa, sono il fuori strada di modulo con motopompa ad alta pressione ed l’ autocarro 4×4 per trasporto modulo elitrasportabile.
Nei momenti di emergenza, grazie ad automezzi, radio, dati GPS ed informazioni cartografiche, è assicurata la massima efficacia negli interventi, nel monitoraggio, nella tempistica e nella sicurezza. Il co-ordinamento delle squadre specializzate nell’antincendio boschivo è assicurato dalla cabina di regia della sala operativa COAV presso la sede di Comunità montana, oppure all’occorrenza le diverse sedi della Protezione Civile dislocate sul territorio.
“L’equipaggiamento di cui sono state dotate le squadre COAV sono un investimento per la tutela del vasto patrimonio boschivo di competenza della Comunità montana Valli del Verbano. Un territorio che comprende 34 comuni e 14.762 ettari, sia privati che pubblici, di superficie boscata“ commenta Marco Magrni presidente dell’Ente. “Voglio però ringraziare, una volta ancora, le persone che dedicano il proprio tempo per la salvaguardia del territorio, perché senza tale dedizione la migliore strumentazione tecnologica sarebbe inutile ed inutilizzata.“
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