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“La Forcora potrà funzionare ancora per due anni”

Alessandro Franzetti, Segretario UDC Luino e Valli: «L'impianto, alla fine di questa stagione, è in scadenza del secondo anno di proroga, pertanto potrà richiederne altri due»

Riceviamo e pubblichiamo
 
Mi rallegro vivamente, anche da giovane sciatore, per il fatto che l’ articolo 11 bis del decreto legge 29 dicembre 2011 che tratta di impianti funiviari modifichi la proroga per il funzionamento delle sciovie come quella della Forcora da due a quattro anni. Ciò vuol dire che l’impianto della Forcora potrà funzionare ancora per due anni, con positive ricadute dal punto di vista economico, turistico e sociale. Gli impianti a fine esercizio fino ad oggi potevano usufruire , come da normativa, di due anni di proroga della vita tecnica. Ora con il decreto “mille proroghe 2012”, tale proroga è stata portata a quattro anni. Gli impianti con proroga dei due anni, già concessa con la normativa previgente e non scaduta, potranno richiedere al ministero dei trasporti l’estensione della proroga fino ad un massimo di 4 anni. La Forcora, alla fine di questa stagione, è in scadenza del secondo anno di proroga, pertanto potrà richiederne altri due.
Le modalità per la richiesta verranno specificate a breve con un decreto dirigenziale del ministero dei trasporti (decreto attuativo), comunque si tratterà di effettuare una revisione su tutte le parti strutturali e non dell’impianto, quindi documentando tali verifiche si potrà richiedere la proroga al ministero. Comunque, a causa della carenza di fondi disponibili da parte dei privati ed enti pubblici e per salvaguardare le piccole stazioni, dove gli impianti funzionano per un numero di ore limitate rispetto ai grandi comprensori, però soggette alle medesime scadenze temporali, la normativa sta evolvendo verso la creazione di un testo unico sugli impianti funiviari ( ora ci sono tantissime leggi nazionali, regionali e europee che regolano la materia) e una delle più importanti novità sarà l’abolizione della vita tecnica degli impianti (30 anni per le sciovie, 40 per le funivie) prediligendo delle revisioni accurate ogni cinque anni di esercizio, con sostituzione dei soli componenti (i componenti di un impianto hanno diverse scadenze temporali), per cui è scaduta la certificazione del costruttore e anche della CEE, quindi si andrà a rinnovare gradualmente gli impianti, senza sostituirli completamente da zero alla fine dei 30 anni o 40 anni a seconda della tipologia di impianto. Il turismo della valle Veddasca è molto influenzato dal funzionamento di tale impianto. Oltre ai ristoranti presenti al passo, che faticano a sopravvivere, ed aspettano l’apertura dell’impianto per risollevare molto spesso la stagione commerciale, nelle frazioni del comune di Veddasca e cioè Cadero, Graglio, Armio ,Lozzo e Biegno sono presenti alcuni locali pubblici, che marginalmente risentono della presenza dello sciatore che trascorre una sola giornata di sci in Forcora, ma traggono benefici da tutti quelli che trascorrono alcuni giorni di vacanza in Veddasca, durante la stagione invernale, nelle seconde case di proprietà oppure nelle case affittate dei residenti. Questo silenzio sulle sorti dell’impianto della Forcora comporterebbe sicuramente un danno economico alla valle, con un drastico calo anche di questo tipo di turismo, perché gli amanti dello sci che affittano case in valle per venire in Forcora a sciare, sicuramente non confermerebbero la loro presenza per il prossimo anno, peggiorando una situazione già a dir poco disastrosa per un comune montano di 300 anime. Che dire poi delle associazioni come il C.A.I. che non avendo certezze sulla sorte dell’impianto programmerebbe la sua attività in altre località (la vicina svizzera oppure la zona di Domodossola).Questi due anni permetteranno a tutti gli attori in gioco di programmare il futuro

Caratteristiche sciovia esistente
La sciovia a fune alta "Passo Forcora 1160 mslm – Monte Cadrigna 1305 mslm" è un impianto con traini progressivi monoposto a piattello con lunghezza di 830 m., velocità di 3.0 m/s e portata oraria di 720 persone, omologato e autorizzato dall’ufficio periferico del Ministero dei Trasporti, M.C.T.C. – U.S.T.I.F. della Lombardia. L’impianto è tipizzato con sigla M 100 dalla Motorizzazione Civile e Trasporti in Concessione. E’ stato costruito dalla ditta Nascivera di Trento, installato nel 1980. La visita di ricognizione per l’apertura al pubblico servizio risale al Gennaio 1992, da tale data l’impianto ha sempre funzionato regolarmente accumulando un limitato numero di ore di funzionamento rispetto alla media d’impiego degli stessi impianti, comunque secondo la vigente normativa la vita tecnica dell’ impianto in questione di anni trenta è terminata nell’anno 2010 così da comportare la sostituzione totale dell’impianto. Come previsto dalla normativa in vigore è stata prorogata dal Ministero dei Trasporti di due anni, che termineranno alla fine della stagione attuale. Tale proroga viene concessa per permettere all’esercente di potersi organizzare, alla fine della vita tecnica di un impianto, in modo da predisporre i progetti e tutto ciò che serve per la sostituzione dell’impianto con uno nuovo, al fine di non interrompere il servizio pubblico.

Pubblicato il 09 Marzo 2012
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