Insieme per Sesto boccia il progetto della centrale a biomassa
In un documento il gruppo di minoranza spiega le ragioni del suo no alla realizzazione della struttura
Insieme per Sesto boccia il progetto di una centrale a biomassa a Sesto Calende. «Tale proposta – spiega il gruppo di minoranza in una nota – per come attualmente formulata, non centra l’obbiettivo primario di una amministrazione comunale che, tra gli obbiettivi principali del proprio mandato, ha quello della tutela del territorio e del benessere dei propri cittadini: francamente, in questo caso, ci risulta particolarmente ostico capire quali siano i vantaggi di tale realizzazione per la comunità sestese».
Nonostante il gruppo veda con favore, all’interno di una visione di sistema delle politiche energetiche comunali da attuare, la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, non condivide il progetto attualmente in esame. Quattro in particolare i punti contestati: «È politicamente grave e non motivata la scelta di variare il PGT su un’area ritenuta di pregio ambientale per consentire l’intervento da parte di un privato; È incomprensibile la superficialità dimostrata fino ad ora nella valutazione sia degli impatti urbanistici sia di quelli ambientali derivanti da tale impianto; non è corretto il metodo di comunicare con la cittadinanza attraverso le affermazioni, non verificate e più volte modificate, dell’operatore privato, mentre il Comune rinuncia al proprio ruolo di garante; si sono largamente sottovalutati i potenziali impatti sull’ecosistema boschivo della zona, che costituisce un patrimonio preziosissimo, il cui equilibrio non può essere messo a rischio. Riteniamo quindi opportuno che la scelta, se operata, tenga conto sia degli spazi industriali esistenti sul territorio sestese e inutilizzati, anzichè agire con ulteriore cementificazione del territorio, di cui non si avverte onestamente alcuna esigenza, sia della necessità di garantire una filiera di approvigionamento della biomassa la più corta possibile.
Chiediamo inoltre al Comune di chiarire l’assetto proprietario della società privata e proponiamo di avviare subito lo studio del Piano Energetico Comunale e di un piano di gestione forestale dei nostri boschi».
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