Muore dopo la caduta dal condominio, è giallo a Reno
Un uomo trovato a terra sanguinante nella notte di sabato. La corsa all’ospedale e il decesso avvenuto domenica mattina. Nessun testimone, si cerca di ricostruire la dinamica precisa
Una donna che corre nella pizzeria per chiedere aiuto: a pochi metri, nell’oscurità c’è un uomo che perde sangue e non risponde. Quell’uomo era Alan Carminati, di Ispra, che sabato sera poco dopo le 23.30 è stato trovato a terra esanime da una residente che stava rincasando a Reno, frazione di Leggiuno.
La donna, secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Luino, ha trovato l’uomo, di cinquantatrè anni, praticamente privo di sensi e con parecchio sangue che gli usciva dal capo. Spaventata, la signora è corsa a cercare aiuto.
«Sono volato immediatamente sul posto e ho visto questa persona a terra che sembrava tremare – spiega Luigi Spera, titolare della pizzeria Santa Caterina, distante 50 metri. L’abbiamo chiamato ma non rispondeva, era rannicchiato vicino alle scale. Perdeva sangue da un orecchio».
Subito viene chiamato il 118: i sanitari valutano il ferito, gli bloccano il capo; l’uomo viene portato poco dopo in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Cittiglio. Visto l’aggravarsi delle condizioni, in nottata il paziente è giunto al Circolo di Varese, dove è morto nelle prime ore di domenica.
Il luogo dei fatti si trova nel retro del condominio "Eur" a Reno (nella foto, il punto dove è stato trovato il corpo), un palazzone di 5 piani lungo la via Verbano: lo si incontra poco prima di entrare nella frazione, provenendo dall’Eremo, sulla destra.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Laveno Mombello per tentare di ricostruire l’accaduto, sebbene gli investigatori sul fatto mantengano il più stretto riserbo. Per i militari l’unica certezza è l’esclusione di responsabilità di terzi rispetto alll’accaduto.
Ma resta ovviamente l’interrogativo di fondo: come ha fatto Alan Carminati a procurarsi un trauma cranico di una tale portata da causare la sua morte? E’ sufficiente scivolare dai cinqye scalini che portano ai piani superiori?
Nessun testimone, dicono i carabinieri, ha visto ciò che è accaduto. Per questo non è escluso che l’uomo si sia arrampicato sui balconi per poi perdere l’equilibrio e cadere a terra, battendo violentemente il capo e rimanendo così incosciente. A prima vista, porte e finestre dei piani superiori non presenterebbero segni d’effrazione, anche questo un particolare non da poco.
Il corpo è ora a disposizione della procura della repubblica di Varese; il pubblico ministero di turno, il dottor Petrucci ha disposto l’autopsia.
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