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Ai cittadini l’ultima parola sull’impianto a biomassa

Dopo la proposta avanzata da un privato, il consiglio comunale ha rinviato la decisione ai sestesi. Sarà quindi organizzata una consultazione popolare. Insieme per Sesto: "La giunta non vuole decidere"

consiglio comunale sesto calende marco colomboSaranno i cittadini sestesi a decidere sulle sorti della centrale a biomassa a Sesto Calende. Lo faranno sul caso specifico (quello proposto dalla società privata Ely spa) ma il loro giudizio sarà valido anche nei confronti di qualsiasi ipotesi futura di costruzione di impianti di questo tipo. Lo ha deciso ieri sera, in una lunga e animata seduta, il consiglio comunale che ha approvato con il voto favorevole della maggioranza la mozione della Lega della Libertà che chiedeva di attivare una consultazione popolare sulla materia.
«Abbiamo deciso di rimandare la decisione ai cittadini – ha spiegato il vice sindaco Gianni Buzzi -. La proposta è stata presentata da un soggetto privato, ne abbiamo discusso con i cittadini della zona e sono emerse parecchie preoccupazioni. Ma dato che nel nostro programma non si parla di centrali a biomassa o altri impianti simili abbiamo deciso di aspettare prima di prendere una posizione ufficiale. I cittadini, in altre parole, non ci hanno dato mandato in merito».

Come si svolgerà la consultazione è ancora da definire, ma in base all’esito l’amministrazione ha preso degli impegni precisi: «A seconda della scelta dei sestesi faremo i passi successivi – ha annunciato il sindaco Marco Colombo -. Se il voto sarà a favorevole, daremo il nostro parere positivo in conferenza di servizi. Se sarà negativo ci opporremo in tutti i modi alla costruzione di centrali a biomasse su tutto il territorio sestese. Questo tipo di decisioni coinvolgono anche enti sovracomunali, ma se la popolazione non vuole una centrale sono disposto a incatenarmi pur di non farla costruire». La consultazione avrà un valore generale «il motivo di questa presa di posizione – ha aggiunto Colombo – è semplice: la scelta di non costruire un impianto o di costruirlo dovrà valere nei confronti di tutti i sestesi, non si faranno distinzioni né di progetti, né di soggetti promotori, né di quartieri».

Quest’ultimo punto, così come il ricorso al voto dei cittadini non convince però il gruppo di minoranza Insieme per Sesto che sulla vicenda ha presentato una propria mozione: «Non siamo contrari a interpellare la popolazione sui problemi della città, sia ben chiaro – ha precisato il consigliere Federico Quaglini -. Pensiamo però che non sia necessario farlo in questo caso, dato che l’amministrazione comunale volendo, ha già gli strumenti per fermare l’iniziativa. Forse non vuole prendersi la responsabilità di decidere?». «Nel documento che abbiamo presentato – ha aggiunto il consigliere dell’opposizione Claudio Carabelli – oltre a ribadire la contrarietà al progetto presentato dalla Ely Spa per quattro specifiche ragioni, abbiamo richiesto alcuni adempimenti: l’aggiornamento della Vas del Pgt per quanto riguarda l’area interessata, l’aggiornamento del piano del rumore, l’avvio di un studio del piano energetico comunale anche in collaborazione con Agenda 21 e infine l’avvio delle studio di un piano di indirizzo forestale,  in collaborazione con l’Ente Parco del Ticino, all’interno del quale definire i caratteri e le capacità di una possibile valorizzazione energetica non dipendente da logiche finanziarie e privatistiche, ma da criteri di sostenibilità ambientale e di rispetto delle specifiche naturalistiche dei nostri boschi. Tutto questo a nostro avviso dovrebbe precedere la votazione. Quello che ci sta a cuore è che i cittadini possano prendere una decisione dopo essere stati completamente informati».

In chiusura della seduta, movimentata da accesi botta e risposta tra consiglieri e assessori, è satata anche approvata all’unanimità una raccomandazione proposta da Insieme per Sesto a sostegno degli agricoltori sestesi rimasti "senza terra". Le imprese agricole della zona, per la prima volta in molti anni, si sono viste negare il rinnovo dei contratti di affitto dei terreni agricoli da parte del principale proprietario, l’Ospedale Maggiore di Milano. Un intoppo che, soprattutto in questa stagione, rischia di ostacolare pesantemente l’attività degli agricoltori sestesi coinvolti. Il provvedimento votato impegnerà la giunta ad attivarsi per supportare gli imprenditori in questa delicata trattativa. 

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Pubblicato il 03 Aprile 2012
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