È un macedone irregolare sul territorio nazionale il topo d’appartamento arrestato dai carabinieri della compagnia di Luino. I militari ritengono sia il responsabile  di due furti in abitazione. Si tratta di un uomo di 33 anni, irregolare e senza fissa dimora. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono partite a fine settembre (il 20), dopo due furti a Porto Valtravaglia e Castelveccana. Nella casa di Porto, dopo aver forzato la serratura della finestra della cucina al 1° piano e danneggiato le persiane delle camera da letto, era stato infranto il vetro del locale adibito a ricovero degli attrezzi sito al piano terra. Una volta all’interno, il ladro non è accontentato del furto, ma ha anche consumato liquori (vodka in particolare), gelati e generi alimentari per poi appropriarsi, infine, di orologi, telecamere, attrezzi da lavoro e biancheria per un valore complessivo di circa 2500 euro, prima di scappare verso la vicina spiaggia dove ha poi perso parte del bottino. A duecento metri dalla prima casa svaligiata – anche se in un’area che ricade nel comune  Castelveccana -, si è consumato il secondo furto: anche qui il ladro ha scavalcato la recinzione e forzato la porta finestra del salotto. Il bottino è stato più cospicuo, circa 10000 euro, costituito da quattro orologi da donna, due cellulari, una collana di perle, una cornice in argento, tre paia d’occhiali da vista, due bambole in porcellana e quattrocento euro in contanti. I militari, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, Luca Petrucci, hanno individuato come responsabile del duplice colpo il macedone arrestato il 9 maggio in un locale della zona di Varese (su cui non vengono fornite indicazioni per ragioni investigative).