Ex Polveriera, conti da rivedere. “A rischio 800mila euro”
La Corte dei Conti chiede chiarimenti al sindaco sulla contabilità della Taino Stu, la partecipata fondata nel 2002 per gestire l'area dismessa. Minoranza all'attacco: «Pagheranno i cittadini»
Ottocentomila euro. A tanto ammontano i crediti che spetterebbero al comune ma che sono "a rischio" secondo la Corte dei Conti. E mentre i magistrati mettono in guardia l’amminsitrazione, la minoranza va all’attacco: «Il caso della ex Polveriera farà esplodere il comune di Taino». A scatenare la polemica è infatti la gestione finanziaria dell’area dove un tempo sorgeva la Montecatini, una fabbrica storica dismessa da tempo e situata a pochi passi cuore del paese. L‘opposizione Taino Cambia accusa la giunta sulla base delle osservazioni dei magistrati che lo scorso 28 giugno, avevano chiesto al sindaco dei chiarimenti ufficiali sulle operazioni collegate alla liquidazione della Taino Stu, la società costituita nel 2002 dal Comune e dalla Provincia di Varese per gestire la trasformazione dell’area dismessa. Nella relazione della Corte si legge che i debiti della partecipata verso il Comune ammonterebbero oggi «ad euro 595.000 per canoni 2004-2010 e ad euro 250.000 per finanziamento soci fruttifero».
Un totale di 845.000 euro che per l’opposizione non sono altro che un preoccupante «buco di bilancio», un’accusa che il sindaco smentisce assicurando che i conti sono in ordine. Nel frattempo la società è stata posta in liquidazione. «La Corte – proseguono i rappresentanti di Taino Cambia – ha bocciato il bilancio 2010 del comune di Taino per inattendibilità della situazione finanziaria e irregolare concessione dei finanziamenti. E intanto – concludono – i tainesi pagano».
Precisamente, in riferimento al consuntivo del 2010, i magistrati avevano parlato di «situazione di disavanzo dell’amministrazione che potrebbe comportare il mancato equilibrio di bilancio dell’ente».
Nelle disposizioni finali i magistrati hanno perciò invitato il Comune a risistemare i conti degli esercizi passati e nel dettaglio a «osservare rigorosamente le previsioni legislative in ordine al mantenimento nel bilancio dei residui attivi al fine di evitare di incorrere in gravi irregolarità contabili; a procedere ad una corretta rappresentazione dello stato di disavanzo di amministrazione in cui versa l’ente locale; a monitorare la fase di liquidazione della società in house salvaguardando gli interessi del socio nella veste di creditore della società e, comunque, accertando rigorosamente le possibilità di recupero dei crediti in base alla situazione economica e patrimoniale della società, investendo della questione anche gli organi societari; a dare dimostrazione del conseguimento degli equilibri di bilancio alla luce degli adempimenti innanzi descritti; a trasmettere a questa Sezione, entro 90 giorni dalla comunicazione della presente delibera, gli elementi e i documenti indicati».
Leggi la decisione della Corte dei Conti
La replica – Il sindaco rassicura: "Dalla Corte dei Conti solo osservazioni tecniche"
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