Fondazione Comi, le puntualizzazioni di Magrini
Così il presidente della comunità montana Valli del Verbano sul rinnovo delle cariche
Riceviamo e pubblichiamo la nota a cura dell’ufficio stampa di Comunità Montana valli del Verbano
“Mi preme chiarire il ruolo della Comunità Montana Valli del Verbano nell’ambito della questione “Fondazione Mons. Comi”, perchè in queste settimane ho avuto la sensazione che venisse equivocata o strumentalizzata, forse per scarsa conoscenza o forse per precisa strategia speculativa, la presenza dell’Ente montano al tavolo di lavoro appositamente istituito con i 16 Sindaci del Luinese”.
Così Marco Magrini, Presidente della Comunità Montana Valli del Verbano, interviene nella discussione in corso riguardo le nuove nomine del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Comi.
Comunità Montana Valli del Verbano è stata interessata della problematica della Fondazione Mons. Comi di Luino nel corso del mese di luglio a fronte delle dimissioni presentate dall’allora Presidente del CdA, dott. Sai, ed a seguito della relazione presentata ai Sindaci. Come consueto, visto e considerato il ruolo sovracomunale dell’Ente montano, e per superare le esitazioni da parte di alcuni Comuni, la Comunità Montana si è resa subito disponibile a coordinare le operazioni per gestire tempestivamente la situazione venutasi a creare.
Successivamente, a seguito di una comunicazione inviata ai Comuni da parte del Vice Presidente della Fondazione Comi, Maurizio Ferrari, con la quale veniva segnalata una situazione di grave difficoltà economico-finanziaria di tale struttura, in netta contraddizione con la relazione presentata dal Presidente dimissionario, questa Comunità Montana, dietro espressa richiesta dei Comuni interessati, organizzava diverse riunioni con i Sindaci del territorio, i componenti del CdA della Fondazione Comi e tecnici, al fine di approfondire le problematiche presentate
Il ruolo di Comunità Montana è stato quindi improntato, sin dall’inizio, unicamente al coordinamento delle attività volte ad approfondire e chiarire la questione, con l’unico scopo di contribuire a delineare un quadro chiaro, completo ed imparziale della situazione economico-finanziaria della Fondazione Comi, e dar modo quindi ai Sindaci, ai quali, soli, spetta il compito di nominare i membri del Consiglio di Amministrazione, di poter definire in un’ottica unitaria e condivisa le strategie e le politiche di intervento e di sviluppo più adeguate per tutelare e salvaguardare questa importante struttura.
Prosegue il Presidente Magrini: “Nei giorni scorsi ho chiesto al Sindaco di Luino di temporeggiare per le nomine (di sua spettanza) dei rappresentanti del Comune all’interno del CdA del Comi, per consentire a questa Comunità Montana di concludere le operazioni di approfondimento e di valutazione avviate il 25 luglio scorso (il 29 ottobre era prevista una riunione con il Revisore dei Conti della Fondazione e con la Consulente contabile), in linea con le indicazioni emerse durante la riunione dei Sindaci del 4/10 u.s., in occasione della quale l’Assessore al Bilancio del Comune di Luino, dopo aver udito la relazione del Vice Presidente della Fondazione, era arrivato ad ipotizzare un possibile “default” del Comi. Il Sindaco di Luino, in data 23 ottobre, ha successivamente nominato i propri rappresentanti, con una procedura, beninteso, del tutto legittima, ma giunta inaspettata rispetto a quanto era stato concordato dall’Assemblea dei Sindaci. A questo punto il proseguimento delle operazioni di coordinamento ed approfondimento svolte da questa Comunità Montana si rende superfluo in quanto l’avvenuta nomina vanifica le finalità del lavoro proficuamente svolto sinora in collaborazione con i Sindaci e con i rappresentanti della Fondazione. Per qualunque ulteriore decisione aspetteremo, quindi, lo sviluppo degli eventi considerato che la questione pare comunque ben lontana dalla conclusione.”
“Mi rimane solo da rimarcare che, in qualità di Presidente della Comunità Montana non posso esimermi dall’ intervenire rispetto a tematiche e problematiche trasversali e rilevanti per il territorio, a maggior ragione per la salvaguardia e la tutela di una delle maggiori aziende del Luinese, e dell’intero territorio, che occupa circa 170 dipendenti e garantisce assistenza a quasi 200 ospiti. Una simile realtà credo debba essere tutelata in ogni modo, con la collaborazione ed il coinvolgimento di tutti gli Enti” conclude Marco Magrini, “l’esperienza insegna che quando i Comuni si sono mostrati compatti ed uniti nell’affrontare problematiche territoriali, sono riusciti ad individuare soluzioni razionali che garantissero il mantenimento del livello qualitativo dei servizi erogati al cittadino. La capacità della Comunità Montana è proprio quella di saper raccogliere ed unire tutti gli Enti, anche i più piccoli, verso obiettivi e comuni e condivisi. Ne sono esempio in tempi recenti le campagne a tutela degli ospedali di Luino e di Cittiglio, la partecipazione finanziaria al nuovo servizio per il rilascio dei passaporti a Luino, il sostegno alle iniziative per il mantenimento di importanti servizi al cittadino, quali l’Agenzia delle Entrate e la Pretura, la problematica del servizio di raccolta rifiuti, di recupero e ricovero dei cani randagi, di assistenza sociale.”
Marco Magrini
Presidente Comunità Montana
Valli del Verbano
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