Ripulite dai giovani le fornaci di Caldè
Maniche rimboccate, guanti, sacchi della spazzatura e olio di gomito a ritmo di musica. Domenica 21 ottobre un grosso gruppo di ragazzi e ragazze si è messo al lavoro per sgomberare l'area
Maniche rimboccate, guanti, sacchi della spazzatura e olio di gomito a ritmo di musica. Domenica 21 ottobre, con l’organizzazione del gruppo di giovani Powa Flowa, un grosso gruppo di ragazzi e ragazze si è messo al lavoro fin dalle prime ore del mattine per ripulire le fornaci di Caldè. Un’iniziativa, giunta ormai alla sua terza edizione, con la quale i giovani vogliono dimostrare il loro impegno e per la cura di un posto caro a molti bagnanti di tutto il Varesotto.
La giornata è andata bene, c’è stato bel tempo e sono stati raccolti numerosi sacchi di spazzatura. Oggi quei giovani spiegano il motivo della loro iniziativa.
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Buongiorno lettore.
Siamo di nuovo noi, siamo un gruppo di ragazzi che ormai da due anni si impegnano per la salvaguardia dell’area delle fornaci di Caldé. Quest’anno siamo ancora più numerosi grazie alla collaborazione del “Comitato Farina”.
Inoltre, il sostegno degli abitanti della zona ci ha reso ancora più determinati: in particolare vogliamo ringraziare Co.Mar. srl per averci fornito dei servizi utili all’iniziativa. Loro come noi hanno constatato il degrado in cui è lasciato quest’angolo di lago e, loro come noi, vogliono porvi rimedio.
Tutti teniamo a questo posto: molti lo vivono fin da quando erano bambini, altri l’hanno scoperto dopo; ma ognuno, in qualche modo vi è legato.
Per due anni abbiamo ripetutamente cercato di contattare la proprietà per domandarne il consenso e, eventualmente, un qualche tipo di supporto: non abbiamo mai ricevuto una risposta e ne abbiamo dedotto che nessuno si interessa dell’area.
Per questo abbiamo deciso passare all’azione diretta, per questo abbiamo ritenuto inutile continuare a rivolgerci ad altri: ci siamo auto-organizzati per salvaguardare la bellezza di questo tratto di costa, minacciata dai troppi che non lo rispettano.
I rifiuti che ogni anno si accumulano nonostante i nostri sforzi, sono la prova dell’inciviltà di troppi frequentatori del lago, di quelle centinaia e centinaia di persone vengono a rilassarsi al sole sulle sue sponde.
Non vogliamo sottrarre l’area delle fornaci di Caldé alla gente al contrario, vogliamo restituirgliela: vogliamo dimostrare che si può vivere e godere di questo luogo in modo responsabile.
Chiediamo a tutti loro di impegnarsi con noi, giorno per giorno, per tenere pulito questo tratto di costa che ci appartiene ma che, allo stesso tempo, appartiene a tutti: non abbandonate i rifiuti!
Noi non crediamo nei divieti, crediamo nell’esempio.
Quella di domenica non è stata solo un’occasione di ritrovo dove conoscersi e divertirsi: ma una vera e propria operazione ecologica autogestita, un modo per dare nuova vita all’area delle fornaci fornendo un momento e uno spazio in cui giovani artisti possano esprimersi liberamente davanti a un pubblico. Anche questo, a nostro parere, è prendersi cura di un luogo.
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