Depuratore contestato, Brovelli interpella la Corte dei Conti
Sulla vicenda, che interessa i due comuni e i rispettivi bilanci, il consigliere ha presentato un esposto alla magistratura
Sulla vicenda del depuratore il consigliere comunale di minoranza, Marco Brovelli di "A Come Angera" ha presentato un esposto alla Corte dei Conti. Pubblichiamo una sintesi del documento e la ricostruzione dei fatti presentata dal consigliere.
Tra i Comuni di Angera, Ranco, Taino e Sesto Calende era stato istituito un Consorzio per la gestione dell’Impianto di Depurazione, insistente sul territorio del Comune di Angera, che con successivo atto di natura consiliare veniva trasformato in Convenzione. La Convenzione posta in essere aveva scadenza naturale il 31 dicembre 2003 e, venne prorogata in previsione di un nuovo atto di convenzione tra gli stessi enti fino al 31 Dicembre 2007, con diverse modalità di riparto delle quote in carico ad ogni partecipante. Dal 1 Gennaio 2008 la Convenzione ha cessato la sua durata e, a tutt’oggi il Comune Capofila (Angera) non ha ancora prediposto alcun atto conseguente. Va inoltre precisato che nel frattempo, dal gennaio 2008 ad oggi, sono avvenute le elezioni amministrative nel comune di Angera. La vacatio e la mancanza politica tra il Comune Capofila (Angera) a voler predisporre la nuova Convenzione con gli altri Comuni, ha portato alla creazione di dissidi sfociati in numerosi scritti ma, soprattutto ad un mancato introito dei proventi della depurazione in favore del Comune di Angera per un importo complessivo di € 195.484,22 ( dati Consuntivo 2011), questi ultimi iscritti nel Capitolo dei Residui Attivi e nel Fondo di Svalutazione Crediti.
La nuova Amministrazione che governa il Comune di Angera ha, nel frattempo deciso di aprire un contenzioso con il Comune di Taino per recuperare gli arretrati riconducibili agli anni 2009- 2010 – 2011 e, di rivedere il riparto delle nuove quote in carico ai Comuni facenti parte della Convenzione per il servizio della depurazione, con risvolti negativi anche negli esercizi successivi poichè fino alla definizione il Comune di Angera rischia di dover incassare molto meno di quello erroneamente preventivato. (Taino infatti intende versare gli importi di competenza rideterminati in applicazione delle norme di legge in tema di abitanti/ equivalenti, come ha già fatto per gli Anni 2008- 2009 e 2010 ).
Nello specifico, ci troviamo di fronte al fatto che il Comune capofila (Angera) per più di 4 anni non ha provveduto al rinnovo della Convenzione; che gli altri Comuni avevano ed hanno chiesto di rivedere le quote per una serie di problematiche. Ma la questione più controversa è che il Comune di Angera ha continuato e continua a chiedere somme al Comune di Taino che le ha sempre contestate in quanto sproporzionate, per poi incaricare un Tecnico scelto dai Sindaci della Convenzione per effettuare il ricalcolo delle quote, con il risultato che Taino passa da una quota che era del 39% al 30% circa, a riprova che quanto asserito nel corso degli anni precedenti corrispondeva a verità.
Il presente esposto è stato inviato poichè a parere di chi scrive non vi è la sola responsabilità da imputare all’attuale Maggioranza e Amministrazione, come invece indicato dai Consiglieri del Gruppo Unito di Minoranza poco tempo fa, bensì anche della precedente. Ragione per cui la Corte dei Conti saprà dirimere l’intera questione, affermando una volta per tutte chi aveva torto e chi invece aveva ed ha ragione.
A Come Angera si rammarica che i soldi dei cittadini debbano essere nuovamente utilizzati per contenziosi che, importi considerevoli rischiano di non essere mai incassati privando al contempo stesso la nostra Città di opere e che, l’attuale Maggioranza sarà costretta a tagliare le spese primarie per riequilibrare i mancati introti della depurazione.
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